Il Palermo dopo avere subito ad inizio partita un gol finalmente decide di giocare all’attacco e cercare il gol e puntualmente quando attacchiamo e giochiamo per segnare e vincere , abbiamo segnato e stavamo vincendo e così il primo tempo lasciava tutti speranzosi nell’exploit dei rosanero anche se dentro di noi temevamo che l’allenatore come ha sempre fatto nel secondo tempo avrebbe arretrato il baricentro della squadra ed avremmo smesso di attaccare restituendo campo, gioco e rincuorando i biancocelesti fino ad allora una volta messi sotto e pressati praticamente inconcludenti ed incapaci di reagire.
E così purtroppo è stato e nel secondo tempo abbiamo rivisto una scena già vista in tutte le altre partite perse o pareggiate quest’anno da Stellone e che erano tipiche del gioco pauroso e remissivo di Tedino che lo scorso anno con questo stesso atteggiamento tattico ci fece perdere ben 32 punti e la promozione diretta in Serie A, tutti documentabili a partire dai due punti persi nella partita casalinga con l’Empoli e quest’anno ne mancano almeno 12 con i quali già dovremmo essere in serie A.
E quel che è tremendo e non fa presagire nulla di buono è la pervicacia nel volere ammettere che quando attacchiamo siamo devastanti e vinciamo ed invece continuare ad insistere a giocare con moduli sbagliati, giocatori fuori ruolo e pensando a difendere il risultato piuttosto che, visto quello che dice il campo, continuare ad attaccare per fare gol e farne sempre almeno uno in più degli avversari piuttosto che finire come questa sera giochiamo primo tempo all’attacco e chiudiamo in vantaggio . Nel secondo tempo dopo esserci chiusi ed arretrati , siamo stati capaci non solo di subire il pari ma pure farci fare il gol della sconfitta.
Per sperare ancora nella promozione e nella salvezza della società sarebbe opportuno intervenire immediatamente cercando un allenatore votato all’attacco e che la smetta di schierare la difesa a 4 … da sempre fallimentare e ricomposta pure questa sera nella parte finale della partita dopo che Mazzotta in realtà spingeva sulla fascia ed ha anche segnato ed il Palermo ne aveva guadagnato in fase offensiva , inserendo Aleesami ma non per dare una spinta fresca sulla fascia sinistra al Palermo e provare a recuperare la partita ma per metterlo stabile dietro a difendere cosa ? il pareggio ? e già lo aveva anche detto in conferenza che per lui anche un pari sarebbe stato un buon risultato quindi già lo sapevamo che saremmo tornati a giocare, per rendere meglio il concetto, all’11-0-0 che piace molto ma solo a lui.
Ora siamo a 4 punti di distacco e visto che nella tabella in cui preventivava 5 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta, l’unica cosa che ha saputo fare è azzeccare la sconfitta ed un pareggio adesso resterebbero 5 vittorie e 2 pareggi ma visto che potrebbero non bastare adesso servono solo tutte vittorie fino alla fine e sperare in un passo falso di una delle due squadre che ci stanno davanti come detto con 4 punti di vantaggio.
Una sconfitta difficile da digerire perchè alla fine del primo tempo già pensavamo che avremmo dato 10 e lode a tutti e che avendo mandato la squadra all’attacco e trovandoci in vantaggio alla fine stavamo veramente vincendo tutti.
Ma non è andata così e la delusione dopo la gioia di un primo tempo in attacco così è stata doppia per avere perso ancora una volta quest’anno una partita che avremmo dovuto vincere, iniziando all’attacco anche il secondo tempo, almeno per 5 o 6 ad uno.
Ci resta la magra consolazione che quanto andiamo ripetendo dall’inizio dell’anno che questa squadra che è fortissima a trazione anteriore che segna e non prende gol, quando viene frenata dall’allenatore e pensa a controllare la partita e fa fare i difensori pure agli attaccanti allora è la volta che non solo non segniamo ma anche se in 11 in area non solo non segniamo più ma subiamo puntualmente sempre gol.
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire … che altro dire …. adesso è allarme rosso e può salvarci solo Santa Rosalia e tutte vittorie fino alla fine.