Arriveranno la prossima notte a Mazara del Vallo e dopo 20 giorni trascorsi a Sfax, in Tunisia, di cui 13 passati effettuando lo sciopero della fame, Giacomo Giacalone e Salvatore Calia, comandante e direttore di macchina del peschereccio mazarese Anna Madre sequestrato nella notte tra il 15 e il 16 settembre scorsi, in acque internazionali, da parte di militari tunisini.
I due marittimi, a differenza degli altri otto componenti dell’equipaggio già rientrati da giorni a Mazara del Vallo, non potevano lasciare il Paese nordafricano se la società armatrice “Pesca giovane srl” non avesse pagato l’ammenda per il dissequestro del natante che inizialmente era stata fissata in 69 mila euro dalla Commissione interministeriale tunisina che ieri l’ha dimezzata a 34.500 euro.
Il motopesca sino alla metà del mese circa rimarrà a Sfax. Afferma il sindaco Nicola Cristaldi: “finalmente i marittimi potranno riabbracciare i loro familiari. Speriamo che non si ripetano più questi episodi“.
L’equipaggio del peschereccio #AnnaMadre di Mazara sta rientrando in Italia grazie anche a intervento della nostra #diplomazia.Buon ritorno!
— Angelino Alfano (@angealfa) 6 ottobre 2017