Sarà la volta buona per vedere partire i lavori? Se lo chiedono tutti. Soprattutto i residenti del quartiere Zen di Palermo che, da anni, vorrebbero vedere riqualificata la piazza antistante la chiesa di San Filippo Neri. Un rilancio dello spazio compreso fra le vie Fausto Coppi, Primo Carnera e Senocrate d’Agrigentorimasto solo nei rendering. Oggi però il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di variante con la quale sono state apportate le modifiche necessarie a consentire l’esproprio delle particelle catastali coinvolte nel progetto. Il voto dell’aula è stata unanime, segno di un’ampia condivisione della proposta presentata dall’assessore Maurizio Carta, così come emendata dagli esponenti di Sala Martorana.
Le opposizioni: “Si proceda subito alla gara”
Una seduta durata un paio d’ore, necessaria soprattutto ad eliminare quei dubbi d’interpretazione relativi alla variante urbanistica. A tal proposito, è stata necessari una sospensione di circa un’ora per trovare la quadra necessaria. Soddisfatti i consiglieri comunali d’opposizione a Palermo, i quali salutano con favore l’ok alla delibera.
“Si tratta di un passaggio amministrativo atteso da anni e particolarmente significativo, perché consente di dare concretezza a un’opera che il quartiere aspetta da troppo tempo. La vicenda della piazza dello Zen ci ricorda quanto sia lungo e complesso il percorso che porta da una richiesta dei cittadini alla sua effettiva realizzazione, ma conferma anche l’importanza di accompagnare con continuità e serietà i processi decisionali. Come opposizione abbiamo ritenuto doverosa l’approvazione immediata di questo atto, e proprio il contributo nella redazione degli emendamenti correttivi, insieme alla nostra presenza compatta in aula hanno permesso di raggiungere il risultato del voto e del voto unanime. Adesso si proceda spediti verso la messa a gara”.
La nuova piazza dello Zen: un progetto fino ad oggi rimasto tale
Un avvio dei lavori atteso ormai da tempo immemore. Il progetto di riqualificazione della piazza dello Zen infatti risulta finanziato con fondi ex Gescal. Iniziative che, nel loro complesso, prevedono investimenti per un ammontare complessivo di 58 milioni di euro. Nonostante la presenza dei fondi necessari e l’inserimento dei lavori all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, il progetto ha dovuto cedere il passo ad una realtà fatta di rifiuti, erbacce e degrado. Non certo una bella immagine per tutti quei ragazzi costretti a vivere in un quadro così desolante. L’iter è stato particolarmente lungo. La Giunta regionale nel 2023, su input dell’assessore regionale alle Infrastrutture, aveva stanziato più di 4 milioni di euro per la riqualificazione della piazza e aveva trasmesso al Comune il progetto esecutivo con tutti i pareri e le autorizzazioni. Tutto però è rimasto congelato in attesa di ulteriori approfondimenti, nonostante i numerosi appelli per sbloccare la situazione. Almeno fino ad oggi. La speranza è che, superato quest’ultimo scoglio burocratico, si possa procedere con la posa della prima pietra.
Ottenuto un finanziamento di oltre 200 mila euro proveniente dallo stanziamento della legge 433 del 1991 ad oggi rimasto inutilizzato che servirà a recuperare il campanile e il tetto fatiscenti della chiesa del SS.Redentore in contrada Quartarella a Modica.
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