“In un mondo globalizzato recuperare la dimensione del particolare, del chilometro zero, di elementi identitari radicati nella cultura dei luoghi, diventa importante per ritrovare il proprio baricentro, collegare idealmente passato e presente, declinare un nuovo modo di fare sviluppo consapevole e sostenibile. Dobbiamo puntare sui paesi, su borghi che siano vivi, da abitare. I nostri paesi non possono essere villaggi turistici con vetrine da ammirare, ma centri vivibili che possano ricucire lo strappo che si è generato negli ultimi sessant’anni tra le città e le realtà più piccole.Per questo, lanciamo una strategia di sviluppo condiviso che punti sull’economia della cultura”.
Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, partecipando ieri a Geraci Siculo (Pa) al secondo incontro de “I cantieri dell’Identità: Paesi, Borghi e piccole patrie di Sicilia”, il progetto dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana coordinato dalla professoressa Fulvia Toscano, che ha lo scopo mettere in rete, in un circuito virtuoso, le identità locali siciliane, con particolare riferimento ai paesi e ai borghi dell’Isola con popolazione inferiore ai diecimila abitanti.
La prima tappa, che ha aperto il confronto con i borghi della provincia di Messina, si è svolta nell’ottobre del 2020 a Montalbano Elicona. Dopo un lungo fermo a causa dell’emergenza pandemica l’incontro di ieri ha ripreso il confronto. Nei prossimi mesi verranno interessate tutte le province siciliane in una serie di incontri che hanno lo scopo di raccogliere criticità, punti di forza, proposte, iniziative, per definire una strategia di rilancio dei piccoli centri e dei borghi storici della Sicilia in una prospettiva di rivitalizzazione e rilancio economico.
Un incontro molto proficuo, al quale hanno partecipato sindaci, assessori, imprenditori, esponenti delle associazioni e delle organizzazioni economiche del territorio, delle Pro-loco, delle forze sociali.
La tutela e, al contempo, la promozione dell’Identità dei paesi siciliani, le nostre “piccole patrie”, è uno degli obiettivi primari dell’Assessorato, una sfida che mira a coniugare difesa delle tradizioni e proiezione sostenibile nel futuro, nel rispetto dell’identità dei territori, di cui proprio i nostri borghi costituiscono la vera, reale e non decantata, anima.
L’incontro si è tenuto nella splendida sede del Convento degli Agostiniani, alla presenza del sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa, insieme a Pippo Simone, vice presidente nazionale de “I borghi più belli d’Italia”, Salvatore Bartolotta, coordinatore de “I borghi più belli d’Italia” per la Sicilia.