Rimane in carcere Laura Di Dio, 32 anni, che lo scorso sabato ha ucciso, a Pietraperzia, la suocera colpendola con numerosi colpi di arma da taglio. Lo ha deciso il Gip del tribunale di Enna Giuseppe Noto, dopo essersi riservato per qualche ora, al termine dell’interrogatorio di garanzia della giovane donna. Il Gip ha quindi respinto la richiesta del difensore della Di Dio, che aveva chiesto per la sua assistita la custodia cautelare agli arresti domiciliari, motivandola con la circostanza che è madre di due bimbi, una delle quali di soli 5 anni. Ma al Gip l’efferatezza con la quale la donna ha agito, contro la suocera Margherita Margani, 62 anni, ha fatto escludere la concessione della custodia cautelare ai domiciliari.
Laura Di Dio dopo il fermo aveva ammesso di avere colpito la suocera, sostenendo tuttavia di essersi difesa da un’aggressione, ma le risposte soprattutto sulla dinamica dei fatti, date oggi al magistrato durante il lungo interrogatorio, durato oltre 3 ore, non avrebbero convinto il Gip e si attendono ora le prime conclusioni del medico legale, Giuseppe Ragazzi, che oggi pomeriggio ha eseguito l’autopsia. Di Dio è rinchiusa nel carcere di Agrigento.