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La nota

Piscina più piccola e campi da padel, polemiche sul futuro impianto sportivo al Conca d’Oro

lunedì 22 Luglio 2024

Scoppia il caso sul futuro impianto sportivo di Fondo Raffo, luogo posto alle spalle del centro commerciale Conca d’Oro di Palermo. Come è noto, la struttura dello Zen ospiterà la piscina comunale provvisoria. Una manovra resa possibile da una convenzione risalente al 2006 e sottoscritta allora fra il Comune di Palermo e l’ex proprietà rappresentata dalla famiglia Zamparini. Secondo il progetto iniziale, l’area avrebbe accolto una piscina olimpionica, dotata di una tribunetta da 1500 posti, e quattro campetti di calcio. Qualcuno però avanza dubbi sull’integrità del progetto originale.

I dubbi avanzati dal presidente del Consiglio Comunale

A farlo è il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo. In una nota inviata, fra gli altri, agli uffici dell’assessore Maurizio Carta e al segretario generale Raimondo Liotta, l’esponente di Forza Italia evidenzia, a suo giudizio, alcuni cambi di programma inattesi. “Dallo schema di convenzione allegato alla delibera emerge che la tipologia delle attrezzature sportive è cambiata – scrive Tantillo nella notta -, con la realizzazione di una piscina scoperta di 35 metri e l’area oggetto d’intervento di 13.601 metri quadrati, anziché di 15.910 metri quadrati, così come previsto nella convenzione originaria“.

“Per modifiche del genere bisogna passare dal Consiglio Comunale”

Variazioni che, secondo Tantillo, non rispetterebbe la decisione presa dall’allora Consiglio Comunale. “Dette modifiche lasciano intendere una riduzione complessiva degli impegni a suo tempo sottoscritti dalla società con il Consiglio Comunale. La riduzione delle superfici a servizi non sembra rientrare tra le modifiche consentite dalle norme di attuazione del piano e si ritiene, in ogni caso, che qualsiasi variazione vada giustificata nella relazione dell’atto. Per quanto sopra si richiedono urgenti chiarimenti a codeste funzioni, in mancanza dei quali si ritiene che l’atto debba essere sottoposto al Consiglio Comunale per le modifiche all’originaria convenzione del 2006“.

Il possibile ricorso a campi da padel

Un passaggio d’aula che potrebbe allungare i tempi di realizzare di un impianto atteso come l’acqua nel deserto dalle società sportive, rimaste orfane delle due vasche storiche di viale del Fante, al momento oggetto di lavori nell’ambito di progetti legati ai fondi del PNRR. Ma non sarebbe l’unica modifica al progetto originale. Fonti di Palazzo delle Aquile parlano della possibilità di inserire, all’interno del piano, alcuni campetti da padel. Fatto che rappresenterebbe un’ulteriore variazione rispetto allo schema originale del 2006. Una ricostruzione che non trova d’accordo l’Amministrazione Comunale. Fonti dell’assessorato allo Sport dichiarano infatti che “al momento la priorità rimane quella di realizzare la piscina comunale. Dopodiché, in un secondo momento, verranno valutate ulteriori variazioni all’assetto originale“. Rispetto ai dubbi avanzati dal presidente del Consiglio Comunale, l’assessore Alessandro Anello ha dichiarato che i dubbi sulla questione “verranno chiariti nelle prossime 24 ore“.

Il gruppo del Partito Democratico presenta interrogazione

Una vicenda sulla quale il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale ha congiuntamente presentato un’interrogazione consiliare. “Questa Amministrazione aveva già annunciato trionfalmente la costruzione di una piscina temporanea nel ‘Pallone’ di viale del Fante, in disuso da decenni, durante i lavori alla piscina Comunale e, nonostante i numerosi dubbi sollevati sulla fattibilità e sui costi dell’operazione, l’Amministrazione aveva rassicurato tutti. Ma, dopo mesi di propaganda, il piano si è rivelato irrealizzabile. Cambiato l’assessore, la Giunta ha proposto una nuova soluzione: costruire la piscina a Fondo Raffo, dichiarandola opera di interesse pubblico obbligatoria per farla rientrare nella convenzione con la famiglia Zamparini. Anche in questo caso, l’assessore ha garantito che la nuova piscina sarebbe stata pronta per la prossima stagione agonistica“.

Purtroppo – proseguono i Dem -, la realtà è emersa ancora una volta: anche questa soluzione è risultata impraticabile. L’Amministrazione sta dimostrando approssimazione e superficialità mancando di rispetto alla comunità di nuotatori e nuotatrici, prima che alle società sportive, anche degli atleti paralimpici, sprecando risorse preziose. Abbiamo presentato quindi un’interrogazione per conoscere i costi effettivi degli studi e dei progetti, nonché le risorse e il tempo sprecati in queste soluzioni fantasiose e non condivise. È inaccettabile che l’amministrazione continui a inseguire progetti irrealizzabili invece di trovare soluzioni concrete, sprecando persino tempo e risorse che un comune in dissesto funzionale non può permettersi di sprecare”.

M5S: “Movimento del nuoto attende risposte serie”

Parole a cui segue il comunicato del gruppo consiliare del M5S. “Due anni non sono bastati all’amministrazione Lagalla per prepararsi alla chiusura della piscina comunale, peraltro più volte rinviata con il concreto rischio di perdere i fondi PNRR. Dopo i 300.000 euro sprecati per l’idea di una piscina all’ex “Pallone”, adesso arriva una delibera con gravi errori che tenta di cambiare i termini della convenzione del 2006, cercando di scavalcare il Consiglio Comunale. Il movimento cittadino del nuoto ha bisogno di risposte urgenti sul serio rischio di doversi fermare del tutto, e l’improvvisazione non è ammessa“.

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