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Il quadro

Pnrr, come stanno andando i Comuni siciliani? Dal Piano 17 milioni di euro per Modica

martedì 12 Marzo 2024

Dopo la rimodulazione dei fondi del Pnrr, adesso l’obiettivo è quello di garantire una più efficiente e coordinata utilizzazione delle risorse europee, per consentire la tempestiva realizzazione degli investimenti stabiliti.

I comuni siciliani procedono a passo spedito in vista delle scadenze per la realizzazione dei progetti e soluzioni a medio e lungo termine. Un’occasione, quella data dall’Europa, per avviare un rinnovamento delle amministrazioni locali che stanno gestendo questi fondi investendoli soprattutto sugli asili nido, per gli spazi dedicati alla socializzazione, per il trasporto pubblico locale. E poi le digitalizzazioni, infatti, una quota rilevante di queste risorse è dedicata in maniera specifica a interventi volti a trasformare la pubblica amministrazione in chiave digitale.

Ma quale è lo stato dell’arte rispetto all’attuazione degli investimenti del Piano nazionale di Ripresa e resilienza che vedono i Comuni soggetti attuatori?

Certamente, gli amministratori locali lavorano per rispettare gli impegni presi e migliorare infrastrutture e servizi. Ci sono comuni che hanno portato a casa risultati importanti, mettendo a frutto le risorse previste per ogni specifica missione e tenendo conto delle peculiarità dei singoli territori. Ma facciamo qualche esempio.

La città di Modica è tra le più virtuose se parliamo di tempistica e di soldi spesi. “Siamo stati bravi a intercettare i fondi, rappresentiamo una delle poche realtà a non ave perso nessun finanziamento afferma il sindaco Maria Monisteri -, perché avevamo dei progetti validi e non ci siamo crogiolati nella tempistica e siamo andati avanti. C’era un preludio secondo cui alcuni finanziamenti potevano essere ritirati e così abbiamo accelerato gli uffici per non perdere queste somme importanti e per non farci trovare impreparati”.

Dal Pnrr la città del cioccolato ottiene fondi per 17 milioni di euro per varie tipologie di progettazione. Per quanto riguarda l‘ambito dello sport e dell’inclusione non mancano le strutture. Si pensi ai rifacimenti dei campi di calcio, alla realizzazione della pista di atletica di ultima generazione. Per il Palazzetto della scherma sono stati spesi 3,2 milioni di euro per farne un centro di riferimento per gli sportivi del settore di livello nazionale ed internazionale. La progettazione dell’amministrazione investe anche gli asili nido comunali: per uno di questi, che sarà situato nella parte alta di Modica, sono previsti due milioni di euro e ce ne sarà un altro nella zona di Gianforma (contrada Frigintini). Monisteri pensa di aprirlo per il prossimo anno scolastico.

Per la digitalizzazione ci sono 600 mila euro per la riqualificazione del sistema per la comunicazione digitale.

Poi altra mission è la rigenerazione urbana. Per piazza Mediterraneo, nel cuore di Marina di Modica, i lavori dovrebbero essere consegnati entro il 31 maggio e considerato i continui sopralluoghi “Siamo nei tempi” riferisce il sindaco di Modica. Anche Palazzo degli Studi, oggi sede del liceo classico, dovrebbe essere consegnato a breve. A giorni anche la consegna dell’ex mercato ortofrutticolo, in pieno centro della città, destinato a diventare un parco pubblico. L’albergo dei Poveri sarà una casa del volontariato, consegnati i lavori del palazzo ottocentesco De Naro Papa donato al comune e che sarà aperto come casa delle associazioni.

Un finanziamento importante, di 700 mila euro, è arrivato anche con il bando “Sport e periferie” per la costruzione di un centro sportivo polivalente nella zona di Frigintini. “Vengo dall’amministrazione Abbate dove avevo la delega allo sport, una delega impegnativa e che va attenzionata. Devo dire che il mondo sportivo è in crescita”. 

La lista degli interventi è lunga. “Il filo conduttore del mio progetto amministrativo è quello di una riqualificazione della città senza turbarne le caratteristiche. Non potevamo farcela da soli, senza l’ausilio del Pnrr e la mia grande fortuna è stata quella di aver fatto parte di una precedente amministrazione che ha preparato le basi per completare in futuro, con un passaggio di testimone a beneficio di Modica”.

Anche Salemi si inserisce nelle file di quei comuni “che si sta comportando bene”, ha detto il sindaco Domenico Venuti. I finanziamenti ottenuti attraverso la partecipazione ai vari bandi riguardano principalmente il comparto sociale, le scuole, il contrasto del caporalato per quanto riguarda il fenomeno della migrazione. E le somme destinate all’espletamento di tutte le attività connesse sono cospicue: 12,5 milioni di euro. Di queste somme, però, Venuti spiega che ci sono due milioni “che sono stati commissariati dal governo nazionale”. I fondi riguardavano una struttura di accoglienza diffusa con il recupero di alcuni edifici del centro storico per i lavoratori stagionali, “a metà tra migrazione e contratto a lavoro nero”.

Sono state già bandite le gare per quanto riguarda i servizi sociali, il servizio di trasporto per anziani e disabili, il servizio di educativa per i ragazzi in difficoltà, ampliato gli asili nido raddoppiando i posti, assunto un assistente sociale sempre grazie ai fondi europei. In molti casi “Abbiamo cantieri  aperti per la costruzione di asili nido e di un centro per anziani e disabili”. Insomma misure che sono passate dalla fase della progettualità a quella della concretizzazione con gare definite o lavori avviati.

“Salemi ha partecipato a tutti i bandi previsti per i comuni. Si tratta di contenuti e obiettivi già stabiliti. Sarebbe stato più utile fare prima una programmazione perché credo che alcuni interventi rimarranno fuori e che potevano essere inserite all’interno del Pnrr in termini di recupero strutturale, efficientamenti energetici. Fatti che potevano contribuire a dare ulteriori risposte. Detto questo, non ci hanno coinvolto nella fase di programmazione, ma partecipiamo a tutti i bandi ministeriali che ci interessano, come in quello della digitalizzazione rispetto al quale anche Salemi è rientrata”.

Anche il comune  di Acate punta alla riqualificazione delle scuole per l’infanzia con finanziamenti che ammontano a due milioni e mezzo di euro, della mensa scolastica per 400 mila euro eseguito la sostituzione di 416 corpi illuminanti a led nell’ottica della sostenibilità ambientale e del miglioramento della pubblica illuminazione “che era piuttosto fatiscente”, ha detto il sindaco Gianfranco Fidone.

Le nostre priorità rimangono le scuole, la viabilità, la valorizzazione del centro urbano e la sostenibilità. Abbiamo strutturato l’ufficio tecnico al meglio, implementandolo, proprio per affrontare in maniera efficace le sfide del Pnrr e per sfruttare ogni opportunità che dovesse essere utile per la nostra città”, ha aggiunto il primo cittadino di Acate.

In cantiere c’è anche l’ammodernamento delle strade strade di campagna per supportare l’imprenditoria. Il comune ragusano si caratterizza per la forte presenza di imprese agricole e vitivinicole, potenziare l’efficienza della viabilità interna è fondamentale. E’ previsto, a tale fine, un finanziamento di 950 mila euro in contrada Biddine la cui progettazione definitiva è in fase di affidamento. Un altro finanziamento di 995 mila euro per il miglioramento dell’ex strada regionale che va da Pozzo Salito alla Foce Dirillo e anche in questo caso la progettazione definitiva è in fase di affidamento. Adesso per intercettare i prossimi bandi, è stato reclutato un tecnico per il Pnrr con regolare avviso pubblico.

 

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