Antonio Ferrante ha presentato la candidatura al congresso regionale del Pd Sicilia.
”Con la chiusura del tesseramento si apre ufficialmente la stagione congressuale, dopo aver lanciato la nostra mozione lo scorso Settembre oggi decidiamo di metterci la faccia in nome di una nuova visione di Partito e di Sicilia”.
Accanto al candidato giovani, segretari di circolo, amministratori locali provenienti da tutta la regione.
“La nostra è una candidatura collettiva nata dal confronto di questi anni con tanti amici e compagni che hanno rappresentato le fondamenta nascoste del nostro partito e che meritano l’occasione di essere classe dirigente in grado di rigenerare un Pd vincente, coerente e presente sui territori. Il mio ruolo, in questo anni, è stato quello di mettere in contatto i tanti come noi che oggi mi siedono accanto e che, a tutti gli effetti, sono candidati alla segreteria accanto a me.”
Alle domande su possibili concorrenti Ferrante ha risposto ironicamente: “Ho un buon udito ma non tale da arrivare sino a Roma, in ogni caso non sarà un confronto tra singoli ma tra modelli, la nostra visione come le altre, saranno i nostri iscritti a stabilire quale modello può riportarci in alto“.
“Oggi presentiamo cinque punti per il Pd che mirano a ricucire il tessuto lacerato del nostro partito partendo dalla militanza, dalla condivisione e da proposte concrete. Siamo certi che la nostra visione possa essere determinante per vincere già le prossime amministrative, per la quali vogliamo che siano i territori a decidere candidati e coalizioni senza più ingerenze regionali o nazionali”.
“Infrastrutture, lavoro, istruzione, ambiente e lotta alle disuguaglianze sono i punti fermi di un progetto che può rivelarsi vincente in vista delle prossime elezioni regionali attraverso un nuovo modello di coalizione che guardi alle forze innovative che stanno nascendo e così possa andare oltre il perimetro del centrosinistra per come lo conosciamo. Già il prossimo autunno apriremo il dibattito interno per costruire un programma vivo, che cresca ogni giorno dal confronto con i territori e ci permetta di essere un’alternativa credibile per rispedire a casa queste destre pericolose e incapaci che stanno devastando la Sicilia”.