L’emergenza rifiuti, sulla quale il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha lanciato un allarme, non tocca Pollina: il paese delle Madonie, che conta oltre tremila abitanti, con il 65 per cento di raccolta differenziata si classifica come uno dei pochi paesi virtuosi siciliani.
“Questo risultato – dice il sindaco Magda Culotta, che è anche deputato del Pd – è la dimostrazione che differenziare è possibile ed è l’unica soluzione per uscire dalla crisi in breve tempo”.
Nel borgo madonita è stato registrato un picco del 76 per cento a luglio, in piena stagione estiva. Rispetto al 2016, nonostante un aumento del 12 per cento degli scarti prodotti, i rifiuti conferiti in discarica sono diminuiti del 40 per cento, passando da 667 tonnellate a 397.
Quelli differenziati sono più che raddoppiati, passando da 340 tonnellate nel 2016 a 738 nel 2017.
E nella classifica elaborata dall’ufficio speciale della Regione siciliana Giardinello è al primo posto con il 78,18 per cento della raccolta differenziata subito dopo si piazzano Sambuca di Sicilia (77,52 per cento), Rodi Milici (76,65), Giuliana (76,31), San Cono (75,71) e Santa Teresa di Riva (75,19).
Sono dunque i piccoli centri a risultare tra i comuni più virtuosi, dove il servizio della differenziata è entrato nella pratica quotidiana dei cittadini.
A Rodi Milici, per esempio, nel mese di settembre la raccolta differenziata ha raggiunto il record del cento per cento.
Va molto male invece nei grandi centri e soprattutto nelle città metropolitane, come ha sottolineato oggi nel corso di una conferenza stampa anche il Presidente della Regione Nello Musumeci. Messina, con il 13,36 per cento di differenziata, si piazza al posto numero 272. E precede sia Palermo (13,36) sia Catania (8,56). Nessun capoluogo figura nei primi 250 posti.