
“Sull’obiettivo della destagionalizzazione della offerta turistica siciliana c’è piena sintonia tra il governo Meloni e quello regionale. Allungare la stagione oltre i mesi canonici è la strategia indicata dal presidente Schifani e, come assessore, sto lavorando per renderla concreta. Con il ministro Urso c’è la piena condivisione di visione e progetti, a partire da una realtà come quella delle Aci e dell’Etna che può fungere da polo pilota, vista la varietà della proposta che si arricchirà ulteriormente in futuro e che sono certa costituirà per il futuro un modello possibile da adottare, a vantaggio di ulteriori territori della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, che questa mattina ha partecipato nella sede del Mimit a Roma all’incontro presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con i sindaci dei Comuni del Patto delle Aci e della zona dell’Etna sulla possibilità di creare un Polo di sviluppo turistico-culturale destagionalizzato.
“Il turismo segna nuovi record proprio in Sicilia e manifesta già importanti segnali di destagionalizzazione; è il momento di costruire un sistema che possa esplicare le proprie potenzialità in ogni stagione, valorizzando le peculiarità locali”. Lo ha detto, presiedendo un incontro con i sindaci dei Comuni del Patto delle Aci e della zona dell’Etna, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha aggiunto: “Nell’area si può sviluppare, accanto al turismo balneare, anche quello invernale con la stazione sciistica dell’Etna, si possono ripristinare le attività termali, si può migliorare l’offerta nautica, si può potenziare il turismo enogastronomico già presente nel distretto del vino, si possono valorizzare le attrattività culturali, religiose, artistiche, artigianali. L’area acese – etnea, particolarmente ricca di storia e cultura, ma anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico, a partire dall’Etna, presenta le migliori caratteristiche per fungere da pilota per un modello di sviluppo da replicare successivamente in altre aree”.




