“È curioso che ci sia un sindacato che dice di no alla creazione di 120.000 posti di lavoro, però ognuno nella vita fa quello che vuole. Sono orgoglioso perché la stragrande maggioranza delle realtà produttive, degli studenti, delle università, delle associazioni non vedono l’ora di partire con questo progetto che coinvolge alcuni milioni di persone, che ripulisce l’ambiente”.
Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sulla lettera inviata dalla Cgil alla Commissione Ue per chiedere di bloccare l’autorizzazione per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
“Certo – ha aggiunto Salvini che oggi e domani sarà a Messina e Reggio Calabria -, l’impegno più importante, difficile e gravoso sarà contrastare le infiltrazioni criminali, che su questa come su altre opere pubbliche ovviamente mettono l’occhio. Quindi sono stato a incontrare il presidente di Anac, il direttore dell’Antimafia, incontro le prefetture, i carabinieri, la finanza, i sindacati. Perché oggi ho invitato anche i sindacati”. “Detto questo – ha concluso – mi rifiuto di pensare che siccome apriamo un grande cantiere in Sicilia e in Calabria, non si può fare perché ci sono la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta. Dobbiamo essere più forti, più bravi, più cattivi ed evitare ogni tipo di infiltrazione. Però il mondo guarderà l’Italia all’apertura del cantiere, con ammirazione”.