“A noi non è stato proposto, noi siamo pronti, in sei mesi potremmo aprire i cantieri e assumere le persone”. Così a Sky TG24 Business, Pietro Salini, a.d. di Webuild, parlando del Ponte sullo Stretto.
“Proprio al Sud il lavoro è più fragile. Dobbiamo pensare al Sud. Non ci sono progetti e investimenti per il Sud, il Ponte rappresenta lavoro. Ci sono centomila posti tra diretti e indiretti, non è se lo facciamo noi o qualcun altro. Bisogna fare questo collegamento“, aggiunge.
“Noi siamo il più grande gruppo di costruzioni italiano, e uno dei primi al mondo. Abbiamo dimostrato di saper fare tutto, dal canale di Panama alle più grandi dighe. Facciamo tutti i treni ad alta velocità in Italia, e stiamo per firmare per la nuova linea in Texas da Houston a Dallas – analizza Salini – un gruppo come il nostro, insieme ad altre imprese, insieme al Paese, potrebbe fare del ponte sullo Stretto non solo la vetrina per il Paese, ma anche quel collegamento che serve alla Sicilia e a tutto il Paese per rendere credibile l’alta velocità al Sud“.
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