Fare il punto sulle procedure che consentiranno di riqualificare e ampliare il porto di Termini Imerese utilizzando, allo stesso tempo, le sabbie dragate dai suoi fondali per il ripascimento della spiaggia di Campofelice di Roccella. A Palazzo d’Orleans, nel corso di un vertice convocato dal governatore siciliano Nello Musumeci, si è discusso della possibilità di far convergere due grandi progetti che la Regione sta portando avanti nel Palermitano. Da un lato, il rilancio del porto termitano – indispensabile per ridare fiato all’economia della zona dopo l’abbandono della Fiat – dall’altro, la salvaguardia dello splendido litorale che si distende da Termini verso a Cefalù.
Alla riunione erano presenti gli assessori all’Ambiente Toto Cordaro e alle Infrastrutture Marco Falcone, il segretario generale della presidenza della Regione Maria Mattarella, i dirigenti generali dei dipartimenti Ambiente e Infrastrutture, Beppe Battaglia e Fulvio Bellomo, il direttore dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico Maurizio Croce e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale Pasqualino Monti.
«Abbiamo voluto mettere attorno allo stesso tavolo – ha spiegato il presidente Musumeci – tutti i soggetti coinvolti per la disamina di una infrastruttura portuale che ci sta a cuore, ottimizzando le risorse a disposizione. Si tratta di un’area che, malgrado tutto, conserva enormi potenzialità dal punto di vista commerciale e turistico. Ecco perché, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, stiamo verificando anche la possibilità di utilizzare i sedimenti che dovranno essere rimossi per ricostituire la grande spiaggia limitrofa che attende un intervento del genere da ben quindici anni. Un apprezzamento voglio esprimere al presidente Monti per l’impegno e la celerità con cui segue la realizzazione del progetto e la disponibilità alla collaborazione istituzionale».
Il ripascimento della spiaggia di Campofelice di Roccella, programmato su sei chilometri di costa, fa parte di un progetto da 45 milioni di euro, ma i costi potrebbero essere sensibilmente ridotti sfruttando proprio il lavoro di dragaggio che sarà effettuato dalla Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale. L’Ente sta realizzando con la Regione e con il Comune di Termini un progetto da 26 milioni di euro che prevede anche la costruzione di un porticciolo per la nautica da diporto.
«Due grandi progetti, quelli su Termini e Campofelice – sottolinea l’assessore Toto Cordaro – che costituiscono la premessa per interventi fondamentali per tutelare l’ambiente, stimolare sviluppo economico e accrescere la funzionalità di questi territori, migliorando la qualità dei servizi e la ricettività turistica. E’ un altro esempio della sinergia virtuosa tra diversi rami dell’amministrazione».