“A Porto Empedocle, negli scorsi anni, è stata realizzata una inutile e dannosa colmata a mare. Ancora oggi, dopo diversi anni dall’inizio dei lavori, si cerca di capire ‘cosa farci’. Ora addirittura si torna a parlare della grande opera: il rigassificatore. Ma intanto il ‘castello di cartone’ va in malora a causa di lavori fatti senza scrupoli“.Lo scrive l’associazione Mareamico in una nota.
“Si assiste allo sgretolamento dei massi in conglomerato cementizio collocati, in modo scriteriato, nella parte terminale della mantellata di ponente della colmata. I massi che avrebbero dovuto proteggere la colmata, costata tanti, tantissimi miliardi di vecchie lire oggi, per difetto di aggregante cementizio, si sgretolano per l’effetto dei vortici che si creano nella parte della testata della mantellata e che penetrano dentro i massi artificiali erodendoli dall’interno, anche attraverso il fenomeno della carbonatazione. In questo modo diminuisce il peso dell’ammasso portandolo al collasso e facendo mancare la funzione di difesa della colmata. Insomma, anziché avere massi pesanti di conglomerato cementizio a difesa della colmata ci troviamo di fronte a bignè di pasta cementizia” aggiunge l’associazione.