“Poste Italiane ha abbandonato il Sud e la Sicilia in particolare”. E’ l’accusa che il segretario generale della Federazione Lavoratori Poste siciliana della Cisl, Giuseppe Lanzafame, lancia nei confronti dell’azienda attraverso una lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta e alla deputazione nazionale e regionale, di cui fa parte anche Enzo Garofalo, vicepresidente della IX commissione Poste e Telecomunicazioni, l’organo competente in materia.
Lanzafame pone l’accento sulle strutture e sui servizi, ridotti all’osso con la conseguenza che si riducono anche i posti di lavoro. “Su tutti – scrive Lanzafame – vale un solo, significativo, dato: negli ultimi due anni, tra pensionamenti ed esodi incentivati, hanno lasciato il servizio ben 900 lavoratori postali e di ricambio non c’è neppure l’ombra. Con il naturale risultato di un declino di servizi e dell’acuirsi dei disagi per la clientela e per i lavoratori in attività”.
In Sicilia, spiega ancora Lanzafame nella lettera a Crocetta e ai deputati, l’ultima organizzazione del recapito, da incrementare entro il 2017, stabilisce un ulteriore taglio di 800 posti di lavoro “che mai si recupereranno, mentre la politica rimane sorda agli appelli della cittadinanza, delle comunità e degli enti locali”.