Arriva la luce in fondo al tunnel per i lavoratori Asu in servizio presso Beni Culturali, Genio Civile e Motorizzazione di Caltanissetta.
Dopo la notizia giunta al termine della scorsa settimana, la decisione del Consiglio dei ministri di non impugnare la Legge di Stabilità regionale 2025-2027 (Legge n. 1 del 09/01/2025) e il Bilancio di previsione della Regione Siciliana per il triennio 2025-2027 (Legge n. 2 del 09/01/2025), in Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, si procede spediti per iniziare a tracciare la strada verso la parola “fine” ad uno dei capitoli di precariato più controversi della Sicilia da circa trent’anni.
Giornata intensa di convocazioni oggi I Commissione, dove ad essere ricevuti sono stati il dirigente del Genio Civile e Motorizzazione di Caltanissetta, per i 19 Asu del Nisseno, il direttore dei Beni Culturali, per i 258 lavorati, il dirigente dell’assessorato al Lavoro, il dirigente della Funzione pubblica e il presidente della Sas (Servizi Ausiliari Sicilia), per cercare di trovare una quadra e coordinare tutti i provvedimenti.
Nonostante qualche nodo da sciogliere alla fine è arrivata la fumata bianca sull’accordo in merito alle procedure da seguire e da adottare. Protagonisti del primo step saranno i Beni Culturali e il Genio Civile e Motorizzazione di Caltanissetta che dovranno inviare all’assessorato al Lavoro una relazione di tuto il personale operante al momento, indicando qualifica, allocazione e le ore del singolo personale dislocate nella settimana. Spedita la richiesta di fabbisogno l’assessorato al Lavoro, quest’ultimo con quello all’Economia dovranno preparare un bando aperto alle società partecipate disposte ad utilizzare il personale. Al momento l’unica società pronta a dare la propria disponibilità e con tutte le caratteristiche in regola è la Sas. A questo punto il personale potrà fare richiesta per passare alla società ed essere stabilizzato. La richiesta sarà su base volontaria. La società procederà poi con la selezione del personale, imposta dal governo nazionale, per accertare l’idoneità. Superata anche questa fase l’assessorato al Lavoro e all’Economia prepareranno il decreto per trasferire le risorse alla società partecipata e avviare le stabilizzazioni, stipulando una convenzione tra i dipartimenti per stabilire il lavoro che dovranno svolgere i 19 e i 258 lavoratori Asu. Per norma, il personale dovrà prestare servizio con la stessa mansione e nello stesso luogo dove si trovano in questo momento.
Il presidente della I Commissione Ignazio Abbate si è detto soddisfatto del lavoro svolto oggi: “Dopo aver scritto la norma e aver avuto il via libera da parte del governo nazionale, oggi era importante poter portare a un tavolo, e quindi in Commissione, gli attori che saranno chiamati a portare avanti le procedure per quanto riguarda la stabilizzazione. Il procedimento è molto complicato e farraginoso. Riuscire nel risultato finale è possibile solo se ci sono momenti di concertazione, dove ognuno possa parlare e portare le proprie difficoltà. Sono soddisfatto di questa riunione. Ci siamo chiariti tutti le idee. Le procedure possono partire in modo spedito. L’intento di questa convocazione è tato raggiunto: fare un punto di chiarezza e capire ognuno quello che deve fare e in quale momento“.
Tutte le procedure si dovrebbero concludere entro l’estate e con molta probabilità dopo il 30 maggio, dopo l’introduzione, a giugno, della fascia unica con il nuovo contratto. I passaggi saranno monitorati periodicamente. La prossima convocazione, infatti, dovrebbe avvenire a fine aprile.