“Sono migliaia i lavoratori precari dei Comuni, della Regione e degli Enti del Terzo settore che in molti casi – è bene ricordarlo – consentono l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini e rischiano di non vedersi rinnovare il contratto nei comuni in procedura di dissesto. Per non parlare dei 3700 Asu, che attendono ormai da anni la stabilizzazione troppo spesso sbandierata dalla politica e mai attuata, e del personale già stabilizzato degli Enti locali rimasto part-time che attende di migliorare le proprie condizioni economiche e lavorative”.
Lo dice Fabio Venezia parlamentare regionale del Partito democratico.
“Servono interventi normativi urgenti e strutturali sia a livello nazionale che regionale per garantire la continuità lavorativa e dei servizi e per aprire un processo di stabilizzazione e di riconoscimento lavorativo non più rinviabile”.
“Su questi temi, insieme ai colleghi del gruppo parlamentare del Pd, ho predisposto una serie di atti parlamentari per chiedere al governo regionale risposte celeri e un’attenzione che in molti casi è completamente mancata. Attenzione che chiediamo anche al parlamento nazionale affinché, già in questa finanziaria, possa intervenire approvando gli emendamenti presentati dai parlamentari del Pd sul tema precari. Di certo – conclude Venezia – non si può pensare di scaricare su lavoratori, comuni e cittadini il peso di scelte politiche del passato scellerate e sbagliate”.