Testo di Giuseppina Varsalona (Italpress) –
Con un sacca nera in spalla, “griffata” Assemblea regionale siciliana, sono pronti per il “primo giorno di scuola”. Sono iniziate all’Ars le procedure di accoglienza dei neo deputati regionali siciliani, che si sono presentati a Palazzo dei Normanni per la cerimonia che segna di fatto l’inizio della XVII legislatura.
Il primo a varcare la soglia è stato Claudio Fava: “Sarò l’ultimo a spegnere la luce quando finirà la legislatura”, assicura il fondatore di Cento passi per la Sicilia, che torna all’Ars dopo essere stato parlamentare regionale per pochi mesi nel 1991 con La Rete, prima di dimettersi per andare alla Camera. Questa volta invece dice però di essere intenzionato a non lasciare il seggio di Sala d’Ercole: “Non mi dimetterò e non mi candiderò al Parlamento nazionale, resterò qui e, almeno in questa fase iniziale, aderirò al gruppo misto”, spiega ai cronisti, sottolineando di essere rimasto sorpreso: “Sono stato parlamentare nazionale e parlamentare europeo e sono colpito dalla grande gentilezza e competenza dei funzionari che mi hanno accolto qui al Parlamento regionale – ha detto -. C’è un livello qualitativo molto alto, l’Ars deve tornare ad essere un punto di riferimento per la Sicilia”. Un servizio di commessi guida i parlamentari per il “percorso di accoglienza” nella Sala Mattarella e nella Sala Verde
Giusto il tempo per una colazione veloce – caffè, cornetto e succo di frutta -, e si passa alla foto per il badge e alla compilazione dei moduli per la comunicazione dei dati anagrafici e personali. Dentro la sacca un kit: guide, un volume del Regolamento dell’Assemblea e le password per l’accesso alle banche dati. Piccolo tour dentro il Palazzo e visita della biblioteca.
Fresco di investitura come assessore al Territorio è il secondo parlamentare “accolto”, arrivato intorno alle 10.30, Toto Cordaro, che, bloccato da fotografi e giornalisti, sottolinea più volte che in questi giorni sta “studiando”, visto il nuovo incarico e l’emergenza rifiuti mai finita, la cui soluzione passa anche dai suoi uffici: “Si parla tanto di rifiuti, ma la compatibilità di nuovi siti deve essere valutata dall’assessorato all’Ambiente”, afferma.
E poi ci sono i veterani, come Giuseppe Lupo del Pd, vicepresidente uscente dell’Assemblea, che tra i primi impegni che assume c’è la presentazione “di alcuni ddl che non abbiamo approvato, come quello del riordino turismo. Serve una legge importante per dare una spinta forte al settore. Immaginiamo di fare un testo unico del turismo in Sicilia”.
Tra i deputati “debuttanti” anche Edy Tamaio, il più votato tra i candidati palermitani, uno dei recordman delle preferenze a livello regionale, accusato, a Palermo, di avere comprato parte dei voti a 25 euro ciascuno.
Conosce bene i corridoi del Palazzo Riccardo Savona, forzista di lungo corso, il cui primo ingresso a Sala d’Ercole risale al 2001, con i Cristiano democratici. Oggi è invece coinvolto in una vicenda di presunte compravendite fittizie di immobili. La sua aspirazione è diventare per la seconda volta presidente della commissione Bilancio.
Porte aperte per il servizio di accoglienza oggi fino alle 19, e domani dalle 10 alle 13. Venerdì 15 dicembre la prima seduta della XVII legislatura, per eleggere il nuovo presidente dell’Assemblea regionale.