Carmelo Pace, presidente del gruppo parlamentare della DC all’Ars, interviene sul tema dell’emergenza idrica in Sicilia occidentale chiedendo la proroga dell’Ordinanza che autorizza, attraverso la cosiddetta “bretella”, il trasferimento dei volumi idrici dalla diga Gammauta alla Diga Castello.
“Il prossimo 5 maggio, tra meno di quindici giorni, – dichiara l’on. Pace – è l’ultimo giorno in cui sarà in vigore la delibera che ha dichiarato in Sicilia lo stato di emergenza. Considerato, per ciò che concerne la Sicilia occidentale, che la situazione relativa all’emergenza idrica e all’approvvigionamento non solo non ha fatto registrare miglioramenti, ma continua, nonostante i numerosi provvedimenti, a destare preoccupazione, chiedo al Presidente della Regione Schifani e all’Assessore all’agricoltura Barbagallo di porre in essere e mettere in campo in tempi utili, unitamente a ulteriori aiuti, i dovuti atti governativi e ogni necessaria iniziativa finalizzata alla proroga dello stato di emergenza. Si tratta di un provvedimento indispensabile per i nostri agricoltori, per la tenuta dell’intero comparto e per l’economia di tutto il territorio.”
Per il deputato agrigentino “grazie allo stanziamento di fondi regionali per 18 milioni di euro, sono stati adottati provvedimenti significativi come la sospensione e l’esonero del pagamento del canone irriguo, che ha messo i nostri agricoltori nelle condizioni di affrontare la stagione irrigua con maggiore serenità. Anche quest’anno il settore agrumicolo ha bisogno del prezioso sostegno della Regione Siciliana”.
L’ordinanza commissariale n. 9 del 21 novembre 2024, a firma del commissario straordinario per l’emergenza idrica, per la quale si chiede la proroga, stabilisce che per l’intera durata dello stato di emergenza viene autorizzato e attivato, attraverso l’Adduttore consortile S. Carlo-Castello (la cosiddetta “Bretella”), il trasferimento dei volumi idrici dalla diga Gammauta verso la diga Castello.
In virtù di questa questa autorizzazione l’Enel, Ente gestore della diga Gammauta, della quale è anche concessionaria per l’utilizzo idroelettrico, ha temporaneamente sospeso, per l’assoluta necessità di aumentare il volume di invaso della diga Castello, le attività legate alla produzione di energia idroelettrica. In questo modo è stato consentito, fino ad oggi, il trasferimento di circa 2 milioni di mc d’acqua alla Diga Castello, il cui utilizzo è ad uso promiscuo: è sia fonte di approvvigionamento idrico per uso potabile che, per uso irriguo. Più acqua si riesce a immagazzinare, maggiori saranno i benefici per i cittadini e, nel caso specifico, per gli agricoltori.
“La proroga dello stato di emergenza e di questa ordinanza – conclude – è indispensabile perché rappresenta la colonna portante che sorregge l’intero edificio del comparto agricoltura nel nostro comprensorio. La Sicilia occidentale, rispetto al versante orientale in cui con gli invasi pieni è stata superata la fase critica, fa ancora i conti con l’emergenza idrica e le conseguenze della siccità il superamento delle quali è indissolubilmente legato alla proroga del riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale”.