Gli avvocati penalisti siciliani scendono in piazza con le toghe per protestare contro le conseguenze legate all’approvazione del DDL Orlando di riforma del codice e di procedura penale. “E’ un attentato alla democrazia. – ha esordito il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Francesco Greco –Per questo motivo dobbiamo contrastare questa riforma ed evitare che vada in porto” .
Oggi la protesta in piazza della Memoria, finalizzata ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle motivazioni dell’astensione dalle udienze penali e dall’attività giudiziaria deliberata dalla Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane lo scorso 12 aprile e proclamata per i giorni 2, 3 e 4 maggio prossimi. “Oggi a Palermo è una giornata importante per tutta la Sicilia, perché la manifestazione abbraccia tutte le Camere Penali Siciliane e quindi possiamo anche definire questa protesta un fatto storico. – ha affermato Vincenzo Zummo presidente della Camera Penale di Palermo – Noi lavoriamo per i diritti dei cittadini e in tal senso è necessario opporsi ad esempio alla limitazione del diretto di appello, il che significa maggiore giustizia per tutti”.
Tra i punti di maggiore contestazione l’allungamento dei tempi di prescrizione, il processo a distanza e il tema le intercettazioni, che diminuirebbero i diritti dei cittadini nel processo penale.
“Porre la fiducia su questo decreto significa di fatto limitare il dibattito della democrazia, che ha il suo centro nei diritti dei cittadini: se si blocca questo dibattito si mettono sostanzialmente a repentaglio i valori costituzionali. – ha incalzato Giacomo Frazzitta presidente della Camera Penale di Marsala – Sulle intercettazioni siamo riusciti come Unione Camere Penali ad ottenere già dei risultati, perché l’utilizzo dei trojans è stato tolto dal DDL e questa è stata una grande vittoria. Tuttavia noi penalisti dobbiamo continuare a sorvegliare e a guardare attentamente gli atti nei processi”.
Nel corso della manifestazione gli avvocati hanno firmato un documento che sintetizza le motivazioni della protesta e che verrà presentato all’Unione Camere Penali e al Parlamento.