Proseguono i colloqui con i componenti della maggioranza. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato a Palazzo d’Orleans il coordinatore politico di Noi Moderati, Saverio Romano, e l’ex governatore e leader del Mpa Raffaele Lombardo. Nel corso degli incontri è stato fatto il punto sull’attuale situazione politica.
Lombardo ha ribadito il pieno sostegno e convincimento al ripristino dell’elezione diretta nelle ex Province e si è detto favorevole, nell’attesa della riforma a livello nazionale, dell’applicazione della legge Delrio con l’elezione di secondo livello per mettere fine alla lunghissima stagione dei commissariamenti negli enti. Schifani e Lombardo hanno concordato anche sulla creazione di un apposito tavolo di confronto, tra i leader della maggioranza, che si riunisca periodicamente per discutere e condividere l’azione di governo a supporto del presidente della Regione. Affrontato anche il tema della parcellizzazione degli interventi, inseriti in Aula attraverso centinaia di emendamenti dei parlamentari durante le manovre finanziarie, con l’auspicio di una limitazione degli stessi.
Nella giornata di ieri, infatti, Schifani aveva già incontrato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno e il segretario nazionale della nuova Democrazia cristiana Totò Cuffaro. Si cercano dunque nuovi equilibri tra gli alleati dopo la spaccatura sul ddl Province. Posizioni contrastanti all’interno del centrodestra hanno infatti mandato in frantumi, almeno per il momento, la possibilità di concretizzare un punto fondamentale del programma elettorale di Schifani, deluso ma comunque intenzionato a portare avanti l’azione di governo. Ma non solo. Lo stallo sulle province e il caso dei 12 franchi tiratori è solo l’ultimo dei mal di pancia, dopo la nomina dei manager della sanità, che ha creato malcontento, e la bocciatura della norma “Salva ineleggibili”.
Al vertice ha partecipato anche Massimo Dell’Utri coordinatore regionale di Noi Moderati.
“Siamo pronti per una lista di Noi Moderati alle Europee. Accolta con entusiasmo e pieno favore la deliberazione del consiglio nazionale del nostro partito che cosi ha deciso. Noi Moderati cresce nel paese cosi come si consolida altresì la domanda di un Centro politico che sia in grado di rafforzare il popolarismo nel parlamento europeo, in una fase economica e geopolitica che richiede responsabilità, equilibrio e lungimiranza. La Sicilia, in tal senso, darà un importante contributo e i nostri dirigenti locali sono già all’opera nel territorio. Da forza di centrodestra non possiamo inoltre che auspicare una vera coesione della coalizione alle primarie amministrative, rafforzando l’apporto politico che Maurizio Lupi, Saverio Romano e gli altri parlamentari di Noi Moderati stanno fornendo al governo Meloni”.