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L'intervista

Province, a Enna si insedia Capizzi: “Strade in stato disastroso, serve l’Osservatorio Regionale” 

venerdì 2 Maggio 2025

I problemi attuali e le difficili sfide del futuro. Piero Capizzi, sindaco di Calascibetta e da qualche giorno presidente del Libero Consorzio di Enna, parla ai microfoni de ilSicilia.it dello stato in cui versano le ex Province in Sicilia. Le elezioni di secondo livello del 27 aprile hanno chiuso una serie di commissariamenti lunga dieci anni. Ma questo ovviamente non azzera gli attuali problemi da affrontare: dalla tenuta dei bilanci alla carenza di personale, dallo stato in cui versano le strade provinciali all’organizzazione della macchina amministrativa.

I problemi della legge regionale sulle Province

Al di là della lunga sequela di polemiche politiche che ha caratterizzato la strada di avvicinamento a queste elezioni provinciali, il grande problema organizzativo ha riguardato la legge istitutiva del nuovo sistema di questi enti locali. Argomento su cui Piero Capizzi non usa mezzi termini. “La legge regionale 15, voluta dall’ex Governo Crocetta, viene applicata oggi ad oltre dieci anni di distanza – spiega -. Necessita di numerose messe a punto. E’ una brutta copia della legge Delrio. Solo a titolo di esempio, vorrei capire come dovrebbe fare un presidente di un Libero Consorzio ad amministrare un ente del genere senza una Giunta e con un Consiglio Provinciale formato da sole 10 persone. Prima della riforma, il Consiglio Provinciale di Enna era formato da 25 persone. La giornata di questi amministratori di quante ore dovrebbero essere? Dal 2015 ad oggi, si sarebbero potuti fare degli aggiustamenti. Un problema che nessuno si è posto. E oggi ci troviamo a dover scavare a mani nude. Senza strumenti“.

La gratuità dell’incarico: disparità fra piccoli e grandi comuni

Fra gli aspetti caratteristici della legge regionale figura la gratuità degli incarichi conferiti all’interno delle ex Province. In pratica, tutti coloro i quali sono stati eletti in questa tornata elettorale non percepiranno un euro in più rispetto all’indennità normalmente attribuita nell’esercizio del proprio ruolo di sindaco o consigliere comunale. Fatto che crea degli squilibri fra i comuni più grandi e quelli più piccoli. “Io sono sindaco di un comune di 4000 abitanti – racconta Piero Capizzi -. Percepisco 1200 euro di indennità. Non posso fare altro. Sono un libero professionista. Per ora dovrò staccarmi dal lavoro. Secondo la legge Delrio, al presidente del Libero Consorzio spetterebbe un’indennità pari a quella del sindaco del capoluogo di provincia. Invece, l’incarico sarà a titolo gratuito. Quindi non ci sono differenze fra chi guadagna 10.000 euro e chi ne guadagna 1000 euro. Ciò con tutte le responsabilità che un ruolo del genere ha. Lo stesso ragionamento vale per i consiglieri provinciali di tutta la Sicilia. E’ follia allo stato puro. E’ come se ci chiedessero di fare i martiri per la democrazia“.

Lo stato del bilancio

Parlando del futuro, Capizzi passa in analisi lo stato dei conti del Libero Consorzio di Enna. “La Conferenza dei Sindaci di cui faccio parte ha approvato il bilancio a metà aprile. Abbiamo parecchia sofferenza nella spesa corrente. Un po’ meno sui fondi nazionali ed europei. Ma rimane il fatto che se noi non dovessimo far fronte ai 5,5 milioni di prelievo forzoso, si sarebbe potuto fare qualcosa in più. Già a partire dalle stabilizzazioni dei precari delle Province, svuotate negli anni del personale a causa del mancato turnover. La provincia di Enna, vent’anni fa, aveva trecento dipendenti. Oggi ce ne sono la metà. E molti di loro sono impiegati part-time. Servirebbero 700-800.000 euro per potenziare l’orario di lavoro settimanale“.

Strade provinciali: la vera emergenza da affrontare

Fra le principali emergenze c’è quella delle strade provinciali. Arterie extraurbane che, così come nel resto dell’Isola, hanno vissuto giorni migliori. “Le strade provinciali? E’ la vera tragedia che ci troviamo ad affrontare – sottolinea Piero Capizzi -. In una piccola provincia come Enna, abbiamo 1200 chilometri di strade provinciali. Immaginare di mettere mano ad una struttura del genere, con le risorse a disposizione, è follia allo stato puro. Ci stiamo organizzando con gli uffici per attingere al massimo ai fondi del PNRR. Stiamo studiando, già dall’ultimo periodo dei commissari, per ricorrere ai fondi FSC al fine di investirli su questo settore“.

Capizzi: “Si istituisca l’Osservatorio Regionale sulle Province”

Insomma, per rimediare al passato serviranno risorse. Umane e soprattutto finanziarie. Fatto sul quale il sindaco di Calascibetta richiama l’attenzione della Regione Siciliana. “La legge 15 dice che, dall’entrata in vigore della norma, la Regione avrebbe dovuto istituire un Osservatorio Permanente che avrebbe dovuto fungere da tavolo di concertazione per capire le criticità, le funzioni e le relative funzioni. Ad oggi non è stato fatto. Secondo me, oggi, la cosa più urgente è aprire questo tavolo di confronto con Palazzo dei Normanni. Sia per mettere in campo le modifiche alla legge regionale, sia per funzionalizzare le ex Province nella gestione quotidiana”, conclude il presidente del Libero Consorzio di Enna.

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