Città Metropolitane e Liberi Consorzi stanno entrando a regime in tutta la Sicilia. Dopo oltre dieci anni di commissariamenti, le elezioni di secondo livello del 27 aprile hanno dato piena operatività alle ormai ex Province. Casistica in cui non fa eccezione Caltanissetta. Area dell’Isola dove, oltre al Consiglio Provinciale, è stato eletto anche il nuovo presidente. Si tratta di Walter Tesauro, sindaco del capoluogo nisseno sostenuto dal gruppo di Forza Italia.
Parola d’ordine: assunzioni
Così come altri colleghi, il neo-presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta punta la sua attenzione sui grandi problemi da risolvere, come ad esempio la cura delle strade provinciali e delle scuole di proprietà dell’ex Provincia. Pur tuttavia, fra i temi più urgenti da affrontare c’è quello della carenza di personale. Negli anni infatti, il mancato turnover di tecnici e dirigenti ha sostanzialmente provocato un’emorragia di forza lavoro che dovrà essere sanata nei prossimi anni.
“Le priorità da affrontare nel nostro Libero Consorzio riguardano strade, scuole ed ambiente – ha dichiarato ai microfoni de ilSicilia.it Walter Tesauro -. La Provincia ha un buon avanzo di gestione. Ha una serie di appalti già avviati per il rifacimento del manto stradale. Dopodiché, procederemo a stilare un cronoprogramma di interventi. Manca però il personale. Ci sono 160 unità rispetto alle 450 necessarie. Dobbiamo fare un piano di assunzioni. Servono concorsi specifici per le varie categorie“.
Il tema dell’Osservatorio Regionale
Fra i temi affrontati dal Libero Consorzio di Caltanissetta c’è quello dell’istituzione dell’Osservatorio Regionale sulle Province. Un organo già chiesto in precedenza sia dal collega di Enna Piero Capizzi che da quello di Agrigento Giuseppe Pendolino. “Serve un coordinamento regionale sulle necessità delle varie Province – spiega Walter Tesauro -. Caltanissetta rinasce dopo 13 anni di commissariamento. Ha bisogno di ripartire ascoltando le esigenze del territorio. Un momento di confronto, anche con gli altri presidenti, mi sembra opportuno“.
Quale sarà il futuro delle ex Province?
Le ex Province, così come ricordato in precedenza, sono tornate dopo oltre dieci anni di assenza attraverso il voto di secondo livello del 27 aprile. A votare infatti sono stati i sindaci e i consiglieri comunali del territorio, così come prevede la legge regionale 15. Un metodo che non è piaciuto a diverse compagini politiche. Tanto che, a livello nazionale, si vocifera da tempo che qualcosa potrebbe presto cambiare all’orizzonte. Magari attraverso il ritorno all’elezione diretta.
“Assumo l’incarico con assoluta abnegazione per il ruolo conferito da sindaci e consiglieri comunali. Seguiremo quello che il Governo deciderà di fare, indipendentemente dalle scelte successive. Se dovesse essere un incarico ad interim, ne prenderemo atto. Intanto programmeremo le attività. Siamo stati chiamati a presiede il Libero Consorzio di Caltanissetta. L’importante è riportare a regime questo ente intermedio. Un elemento chiave per il territorio. Non ci sarà più il balzo fra comuni e Regione. Adesso ci sarà un rapporto mediato“.
Ci saranno cinque consiglieri delegati
Intanto c’è da fare i conti con il presente. In particolare, con i primi atti necessari che dovrà votare il Consiglio del Libero Consorzio di Caltanissetta. Fra questi figurano il nuovo Regolamento e il relativo Statuto. Documento, quest’ultimo, che andrà a disciplinare il numero di consiglieri delegati. Ovvero, quei rappresentanti dell’ente a cui il presidente può affidare specifiche competenze.
“Ne potremmo scegliere da tre a cinque. Ne prevederemo cinque – svela il presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta –. Non c’è la Giunta, ma ci sono le deleghe. Cercherò di soddisfare le esigenze del territorio con la presenza dei delegati che siano attenti nelle varie materie rispetto ad una ripresa da zero di attività che vanno programmate. Pur non essendoci una Giunta, ci saranno i consiglieri delegati con i quali si farà un piano di attività da programmare da qui ai prossimi mesi. Almeno sulle cose più urgenti“.