La riforma per la reintroduzione delle Province in Sicilia si avvicina al voto finale.
In commissione Affari istituzionali sono stati auditi l’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina, il dirigente generale del Dipartimento regionale delle autonomie locali Salvatore Taormina per quanto riguarda l’ultimo passaggio in commissione e al termine dei lavori è stato stabilito che entro lunedì sarà possibile presentare gli emendamenti, esclusivamente correttivi, ai fini burocratici per la messa in atto del provvedimento.
“Si tratta di puntualizzazioni su alcuni articoli, dunque solo emendamenti aggiuntivi collegati al testo della riforma e purché non abbiano rilevanza economica” dichiara il presidente della commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate. Poi ci sarà spazio soltanto per il voto finale e quindi la legge salperà per Sala d’Ercole. A quel punto sarà tempo di confronto politico in Aula e di assunzioni di responsabilità da parte di partiti.
L’ultimo passaggio sarà l’approdo in Aula dopo l’approvazione della Finanziaria regionale che in queste ore è al vaglio della commissione Bilancio. Sarà un passo in avanti verso il ripristino degli enti provinciali e le conseguenti elezioni dirette dei rappresentanti dei cittadini, grazie alla previsione di una relativa copertura finanziaria che mette a disposizione le risorse necessarie per la concretizzazione di un progetto che parte da lontano e soprattutto parte dalla constatazione che “l’abolizione delle Province voluta dall’allora governo Crocetta si è rivelata inutile quando non dannosa”, ha detto Abbate (CLICCA QUI).
Era prevista una quota di 5,6 milioni di euro all’anno – molto meno rispetto ai circa 40 milioni di cui si parlava all’inizio – per la copertura dei costi di gestione politica, per intenderci quelli che serviranno a coprire gli incarichi di consiglieri e assessori provinciali.
La II commissione ha approvato una copertura finanziaria aggiuntiva, tenendo conto della relazione degli enti locali sul costo delle indennità degli organi istituzionali, che ammonta ad altri 5,6 milioni. Un totale di oltre 10 milioni che potrebbero essere stanziati nella prossima manovra di bilancio.