Continua l’odissea targata movimento 5 stelle. Mercoledì 29 gennaio ennesima riunione del gruppo parlamentare all’Ars. I pentastellati di sala d’ Ercole continuano a non trovare una quadra sulla frattura politica che il gruppo parlamentare ha acquisito da tempo a causa delle differenti visioni e attitudini allo svolgimento dell’attività politica a Palazzo dei Normanni.
La riunione “fiume” anche ieri sera è durata molte ore. Il finale che sembra essere arrivato intorno alle 22:30 non ha sortito alcun effetto, né ha indotto una sintesi politica tra i venti deputati grillini. L’unico dato certo continuano ad essere le bocche cucite tra i pentastellati che per evitare emorragie ancora più profonde su ciò che sta accadendo al partito in queste settimane hanno deciso di comune accordo di mantenere il silenzio. Come si dice: “i panni sporchi si lavano a casa propria”.
Il nuovo appuntamento è fissato all’inizio della prossima settimana, sempre che tra qualche giorno non ci sia la fuoriuscita di qualche parlamentare. Il braccio di ferro tra le due fazioni politiche interne al partito dell’Ars continua ad essere forte tra chi vuole dialogare con tutti (maggioranza di centrodestra inclusa) e chi preferisce una dura opposizione, duettando con i compagni del Pd. Cosa che per alcuni è assolutamente un controsenso nonostante l’esempio del governo nazionale dove i 5 Stelle guidano l’esecutivo insieme ai Dem.
I protagonisti delle fazioni opposte sembrano essere Francesco Cappello sul versante degli oltranzisti e Sergio Tancredi dei moderati. Sono loro ad animare il dibattito interno dei grillini e a condurre il gioco di forza tra le due idee politiche opposte. Un duello serrato in un partito che oramai non ha più né i voti né il volto di qualche tempo fa.