Circostanze ad “altissimo rischio di contagio” emergerebbero dalla disposizione di Servizio numero 14038, emessa in data 14 marzo 2020 che determina l’impiego degli psicologi dell’Azienda ASP di Palermo a svolgere l’attività professionale presso il Presidio l’Hub Coronavirus di Partinico, ed il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ingrassia in Palermo. Almeno, questo è ciò che rilevano, in una nota del 25 marzo scorso, gli psicologi dell’Area AUPI, Associazione Unitaria Psicologi italiani.
Quello che viene fatto presente nella nota inviata dalla segreteria regionale dell’Aupi al Direttore Generale, al Direttore Sanitario e al Direttore Amministrativo dell’ASP Palermo, è che, fatta salva la disponibilità dei dirigenti psicologi a dare il loro contributo fattivo al contrasto all’epidemia Coronavirus, vi sarebbe una scarsa definizione di linee guida nazionali e internazionali che assicurino l’efficacia dell’impiego e, al contempo, la protezione dei sanitari stessi.
“I dirigenti psicologi che sono presenti nei pronto soccorso devono essere dotati dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi dai protocolli nazionali e internazionali, impedendo di fatto la possibilità di svolgere gli interventi di supporto psicologico agli operatori, con il rischio di incrementare le ansie e le paure degli operatori sanitari in prima linea. Concretamente giunge notizia che gli psicologi precettati non dispongono dei DPI necessari e previsti dalle norme di sicurezza” – si legge nella nota.
“Nella maggior parte delle realtà ospedaliere regionali e nazionali gli interventi di supporto psicologico attivati – continua la nota – escludono la presenza fisica degli psicologi, prevedendo l’utilizzo dei diversi dispositivi di videochiamata disponibili o attraverso l’utilizzo del telefono“.
Al fine di essere concretamente parte attiva, nel proprio settore e secondo le proprie capacità, il sindacato propone, inoltre, di avviare le procedure per la costituzione dell’Organismo Paritetico previsto dal CCNL 2016-2018, organismo che ritiene essere utile per la condivisione di progetti complessi e sperimentali da avviare sia nella fase emergenziale, sia nella fase successiva, per quanto riguarda le ricadute sanitarie sulla popolazione che a vario titolo sarà coinvolta nella pandemia, sollecitando, altresì, l’espletamento della Delibera 744 del 5 dicembre 2019, che prevede l’assunzione a tempo determinato di 14 psicologi (del “Progetto sperimentale di Psicologia – Attività ospedaliere e servizi integrati ospedale-territorio”, giusto D-L 9 marzo 2020 , n. 14 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19”).
In definitiva la nota riporta la richiesta di sospensione della disposizione di servizio in questione e l’attivazione, nel contempo, di un gruppo di coordinamento Covid-19 con la finalità di definire, in tempi brevissimi, modalità di intervento validati, con metodi e strumenti accreditati dalle società scientifiche, attraverso il coinvolgimento anche del Gruppo EPE, anche al fine di garantire la salute degli operatori ed evitare la diffusione del contagio da Covid-19.