Atto intimidatorio ai danni del pub “Il Barrique” di Monreale in provincia di Palermo. Nella notte dello scorso lunedì quando il pub era chiuso, è stato appiccato un incendio all’interno del locale con l’intento di provocare seri danni. Il pub è di proprietà di Enrico Torti e Dilva Vaglica, giovane coppia che ha deciso di investire nel proprio paese di origine.
Con grandi sacrifici hanno inaugurato ad aprile scorso Il Barrique. Nei primi tempi tutto sembrava andare per il meglio. Il locale si ritaglia una clientela e riesce a fidelizzarla: il luogo è accogliente, si affaccia di fronte le absidi del Duomo di Monreale patrimonio dell’Unesco della cittadina Arabo Normanna. Poi nella notte di lunedì 21 quando il locale è vuoto, non c’è nessuno, perché quello è il giorno di chiusura settimanale. Enrico e Dilva sono a cena a casa di amici. Sono a pochi metri della strada dove c’è il loro locale, Barrique. All’una di notte uno squillo al cellulare di Enrico: il locale è in fiamme. All’inizio si pensa ad un cortocircuito, ma basta poco per scoprire che si tratta di un incendio doloso. Per terra, i vigili del fuoco accorsi per domare il rogo, si accorgono della presenza di tracce di liquido infiammabile. Una minaccia estorsiva? Il racket del pizzo che torna a far sentire la sua voce? Non ci sono certezze. “Noi non abbiamo nemici, non ci è mai stato chiesto il pizzo esplicitamente ma nemmeno con altri atti intimidatori – spiega Torti – e non abbiamo mai avuto problemi con nessuno”.
Ma i due giovani imprenditori della ristorazione non sono rimasti soli. Forse neanche loro si aspettavano una così forte risposta da parte della comunità di Monreale: commercianti e cittadini sono scesi al fianco della giovane coppia. “Ci ha stupito e commosso l’affetto della gente – continua Enrico – molte persone che neanche conoscevamo sono venute a darci una mano a sistemare il locale. Era tutto avvolto dalla fuliggine causata dal rogo e confesso che eravamo veramente scoraggiati. Quell’incendio è un gesto che aveva l’obiettivo di distruggere tutto, e non certo solo di lanciare un segnale. Il nostro locale è rustico con le travi a vista e se l’intervento dei Vigili del Fuoco non avesse fermato in tempo le fiamme, con molta probabilità sarebbe andata a fuoco l’intera palazzina. Proprio per questa testimonianza di affetto e partecipazione di tante persone che non conoscevamo, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche. Vogliamo ripartire subito, già da questo sabato ripartiamo più agguerriti che mai”. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, “Speriamo che venga fatta chiarezza – conclude Torti – è giusto che qualcuno paghi per quanto accaduto”.