La Sicilia delle incompiute e del rilancio delle opere pubbliche ‘trova’ un’importante e significativa boccata d’ossigeno.
È stata pubblicata in Gazzetta, la delibera Cipe del 10 luglio scorso che approva il Programma complementare Regione Siciliana 2014-2020 da 1.882 milioni di euro.
Si tratta dei programmi di investimenti per le regioni del Sud, finanziati con fondi nazionali ma programmati con i Por regionali europei, contenuti nella programmazione 2014-2020.
Vengono assegnati 1.882,30 milioni di euro, di cui 249,27 milioni di euro destinati al completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei Fondi strutturali 2007/2013 e 334,62 milioni di euro destinati agli interventi per la depurazione delle acque reflue di cui alla delibera Cipe 94/2015, assegnati in gestione al Commissario unico per la depurazione.
Sviluppo economico, ambiente, strade (aree interne) e inclusione sociale gli assi privilegiati a cui toccherà il beneficio principale delle risorse.
Dal rafforzamento del sistema produttivo siciliano (240 milioni), alla riduzione e gestione dei rischi ambientali (199,06 milioni), dal servizio idrico integrato 334,62 milioni. E ancora il potenziamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti (15 milioni).
Previsto anche un significativo rafforzamento delle connessioni con la Rete globale delle aree interne: (352,65 milioni) e delle infrastrutture portuali: 59,45 milioni.
Soldi in arrivo anche per l’occupazione e l’inclusione sociale: 104 milioni di euro.
Passo in avanti sulla viabilità per la Nord-Sud Santo Stefano di Camastra a Gela (87,9 milioni di euro); più quelle per l’adeguamento della strada statale 514 di Chiaramonte Gulfi e della strada statale 194 Ragusana (217,7 milioni). Trovate le risorse anche per il raddoppio della Ragusa-Catania (circa 67 chilometri)
La delibera infine integra fino a 10 milioni di euro il fondo di rotazione della progettazione istituito con dall’assessore Bosco a novembre 2017.