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Il contenzioso milionario

Raccolta rifiuti a Taormina, il Comune risolverà il contratto d’appalto con Tekra

mercoledì 28 Febbraio 2024

Il Comune di Taormina stringe i tempi per chiudere il suo rapporto con Tekra. La ditta a suo tempo si è aggiudicata la gara d’appalto Aro per gestire 9 anni di raccolta dei rifiuti nella località turistica, nei confronti della quale la casa municipale ha mosso una lunga serie di contestazioni. Tra le parti si va verso un “divorzio” non consensuale ma soprattutto incombe, anzi è già iniziato, un contenzioso milionario.

L’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca ha contestato delle penalità per circa 5 milioni di euro, addebiti che vengono respinti dall’impresa campana, intenzionata a dare battaglia attraverso le vie giudiziarie. L’esecutivo vuole ottenere l’uscita immediata dal contratto e la strada intrapresa è quella della risoluzione per inadempimento, che dovrà passare comunque da un contraddittorio proprio con la società che gestisce il servizio. Da una parte l’Amministrazione sostiene che vi siano dei servizi non effettuati da Tekra, dall’altra Tekra respinge le accuse e rivendica di aver agito nel rispetto del contratto.

La questione è stata demandata dalla Giunta al responsabile del procedimento, il segretario comunale Giuseppe Bartorilla e all’ingegnere Massimo Puglisi, responsabile di Area dell’Ufficio Tecnico Comunale, nel caso specifico direttore dell’esecuzione del contratto. A conclusione di questa fase, destinata a non mettere le parti d’accordo, la stazione appaltante intende procedere alla risoluzione del contratto. Quindi, a quel punto, la resa dei conti tra Comune di Taormina e Tekra, l’atto finale della contesa, si avrà nelle aule di tribunale.

Il clima si è arroventato, come si ricorderà la scorsa estate, quando la neo-eletta Amministrazione De Luca è andata allo strappo, e ci furono una serie di “blitz” con relative dirette social dai toni forti da parte del sindaco, in alcuni casi affiancato dai suoi più stretti collaboratori, sia della Giunta che degli uffici comunali. De Luca ha avuto parole dure sulla qualità del servizio effettuato a Taormina e la Tekra ha risposto, a sua volta, andando per le vie legali. In questo contesto De Luca ha avviato, insomma, i presupposti per incardinare la posizione della casa municipale verso l’addio all’impresa che si era aggiudicata l’appalto Aro Taormina, ritenendo che il servizio non fosse adeguato alle aspettative dell’ente ed in particolare alle relative previsioni contenute nel contratto. Una posizione, come detto, contrastata da Tekra, che ha inteso ribattere alle contestazioni mosse da Palazzo dei Giurati.

Presso il Tribunale civile di Catania, in particolare, la società Tekra ha presentato un atto di citazione e ha chiesto un accertamento di inammissibilità delle contestazioni avanzate dal Comune di Taormina, sostenendo che quanto sollevato dall’ente fosse infondato. In particolare l’impresa si è soffermata sulla penale, con relative richiesta di disapplicazione della stessa, e ha chiesto la condanna del Comune di Taormina al pagamento delle somme trattenute sui canoni. Per alcuni mesi, infatti, l’ente aveva “congelato” il pagamento del servizio all’impresa. Nella fase finale del 2023 il Comune di Taormina ha deciso, nello specifico, di versare soltanto la quota necessaria a garantire il pagamento dello stipendio dei lavoratori. Proprio il personale impiegato aveva espresso preoccupazione sulla situazione, con uno sciopero ed in quella circostanza la Giunta ha rassicurato i dipendenti del servizio, evidenziando tuttavia la volontà di versare, a questo punto, soltanto la somma finalizzata a permettere il pagamento del loro stipendio.

Alle porte della stagione turistica, incombe il momento della verità e la Giunta del sindaco De Luca va nella direzione di un affidamento del servizio di raccolta rifiuti all’Azienda Servizi Municipalizzati, che non a caso si è mossa per potere avere le relative autorizzazioni propedeutiche ad un eventuale gestione di questo ambito. Il Consiglio comunale, a supporto di questa prospettiva, ha già votato una modifica allo statuto che allarga le competenze dell’Asm e consentirebbe alla partecipata di effettuare delle attività di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti e spazzamento di strade e piazze.

Al netto degli sviluppi che prenderà il “caso Tekra” nelle aule di tribunale, si va verso la rescissione del contratto tra il Comune di Taormina e l’impresa, con il successivo passaggio della raccolta rifiuti ad Asm, che potrebbe essere sancito da un provvedimento a carattere di provvisorietà, probabilmente attraverso un’ordinanza sindacale, concernente i motivi di urgenza in previsione dell’incombente periodo della stagione estiva in cui Taormina avrà l’esigenza di organizzarsi in via immediata per una nuova gestione di questo servizio. Non ci sarebbero i tempi per avviare ed espletare una procedura finalizzata ad un affidamento esterno, e così intanto si avvicina una gestione in house della raccolta rifiuti, che riporterà le lancette dell’orologio indietro, agli Anni Ottanta, quando il Comune gestiva ancora senza ditte private queste attività.

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