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Il monito

Raddoppio ferroviario, Taormina al braccio di ferro con Rfi: sarà un’altra Impregilo?

martedì 26 Marzo 2024

“Abbiamo avviato un braccio di ferro con Rfi, ora vediamo cosa intendono fare e da quello dipenderà il nostro approccio definitivo sulla vicenda”. L’ammissione arriva dal sindaco Cateno De Luca che così ha sintetizzato la volontà del Comune di Taormina di chiedere una modifica di alcuni aspetti progettuali delle opere previste per la nuova linea ferroviaria. Il rischio che si affaccia sempre più concreto all’orizzonte è quello di un contenzioso perché Taormina spinge per una rivisitazione del progetto, ma i lavori sono già stati appaltati e avviati, e i cantieri sono aperti. E’ una versione moderna di Davide contro Golia, con Taormina che va al confronto-scontro con il gigante Rfi.

In extremis si tenta, insomma, una svolta che appare molto difficile, la via è stretta e lo spettro che aleggia sulla città è quello di un’altra Impregilo, il lodo parcheggi che per oltre 20 anni ha visto il Comune di Taormina duellare nelle aule di tribunale con l’allora Impregilo, l’attuale Webuild, che tra l’altro oggi si occupa delle opere di realizzazione della futura linea ferroviaria concernente il raddoppio del binario e l’alta capacità. Quel contenzioso ha spinto il Comune di Taormina nel baratro del dissesto e, alla fine, è costato al Comune di Taormina 23 milioni e mezzo di euro, cifra con la quale la Commissione Liquidatoria ha chiuso di recente la transazione nell’ambito delle procedure di risanamento dell’ente.

La questione scaturisce dall’avvenuta revoca in Consiglio comunale, il 9 dicembre 2023, del nulla osta che era stato dato in precedenza al progetto per la nuova linea ferroviaria. Il Consiglio comunale in carica, su proposta della Giunta, ha stoppato la delibera di Consiglio comunale n.21 del 22 aprile 2021 e ogni altro atto presupposto e conseguenziale, che acconsentiva alla realizzazione delle opere per la realizzazione della nuova linea ferroviaria nel territorio comunale. De Luca ha lanciato l’allarme sul rischio che i lavori di Rfi determinerebbero per il parcheggio Lumbi, il principale posteggio della città, che andrebbe incontro alla possibile o probabile perdita di due piani.

“L’accordo che era stato fatto tra Rfi e il Comune di Taormina prima di noi – ha detto De Luca – prevedeva degli interventi che avrebbero smembrato una parte del parcheggio, per la nuova stazione, facendo saltare due piani di parcheggi, la zona inferiore, circa 200-300 posti auto. Abbiamo iniziato un braccio di ferro e abbiamo, soprattutto, revocato una delibera di Consiglio comunale fatta in maniera demenziale e così si è aperto poi un momento di concertazione. Se Rfi si rende conto che ha fatto una grande sciocchezza, vedremo di trovare una soluzione, e risolveremo tutto passando dalle vie istituzionali. Se, invece, di fronte a una situazione del genere, pensano di andare avanti così, a quel punto cambierà l’approccio”.

L’infrastruttura, le cui attività di cantiere, come detto, sono già scattate da alcuni mesi, prevede due nuove stazioni ferroviarie in città, una ai piedi del centro storico di Taormina, e l’altra a Trappitello. Motivo principale del contendere è il Lumbi ma c’è una lunga serie di altre criticità che, secondo l’Amministrazione (e come condiviso anche dall’opposizione quando è stata revocata la delibera del 2021), rischierebbero in assenza di una soluzione risolutiva di determinare gravi disagi in città. In particolare, stando a quanto relazionato dall’esperto del sindaco, ing. Massimo Brocato, al momento non si prevede il collegamento tra la nuova futura stazione di Taormina ed il centro storico, inoltre si rischierebbe la chiusura per un lungo periodo del Lumbi, e non verrebbero previste sin qui delle misure atte a scongiurare il caos veicolare a Trappitello, lungo la SS185 (Via Francavilla). Inoltre, è stato richiesto al Comune di Taormina di trasferire altrove la stazione rifiuti sinora localizzata in contrada Sant’Antonio ma occorre prima individuare un’area alternativa. Ed ancora: si prevedono una serie di attività di cantiere che renderebbero, secondo il Comune, insostenibile la situazione in Via Garipoli. Sulla base di queste ed ulteriori osservazioni è arrivato il dietrofront del Comune di Taormina, che a questo punto tenta la strada last minute di un confronto per cambiare volto ad una parte del progetto, sapendo che il colosso delle infrastrutture difficilmente arretrerà rispetto ad un iter che è già dotato da tempo di tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari da parte degli enti preposti. La revoca del precedente atto deliberativo è avvenuta con voto unanime del Consiglio comunale e da quel momento è partito il tentativo di una concertazione. Si è aperto un dialogo, ad oggi ancora senza esito, che non sembra aver portato ad una soluzione risolutiva. La fase interlocutoria suscita non poche preoccupazioni. La svolta è lontana, il contenzioso invece si avvicina.

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