Nelle ore in cui il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, prova a dare una scossa alla situazione sulla rete ferroviaria in Sicilia, Rfi stringe i tempi per avviare nel 2020 i lavori per il previsto raddoppio della linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo. Sono stati trasmessi ai Comuni che saranno interessati dalle opere il progetto definitivo, lo studio di impatto ambientale, l’avviso riguardante le valutazioni ambientali Vas-Via e il piano di utilizzo delle terre e rocce di scavo. Una parte di rilievo delle opere riguarderà Taormina, che sarà al centro degli interventi sotterranei della prima fase del mega-appalto, nel tratto comprensivo tra la Perla dello Ionio e Fiumefreddo. Viene confermata la previsione, tra i vari aspetti, delle due fermate a Taormina, quella di una stazione ai piedi della Via Garipoli (Taormina-Madonnina) e un’altra a Trappitello (via Spagnuolo) denominata Alcantara-Giardini Naxos (Taormina Sud).
“Il progetto che si sviluppa completamente in variante rispetto alla linea storica esistente – ha evidenziato Rfi -, si inquadra nel potenziamento dell’itinerario Messina-Catania e ha finalità di completare il raddoppio della linea con l’aumento della capacità e della velocità della linea. L’intervento consentirà di sviluppare un servizio di tipo metropolitano da Catania fino a Taormina-Letojanni. La soluzione di progetto prevede, in definitiva, la realizzazione di una linea a doppio binario dell’estensione di 42 mila 182 km in sostituzione dell’attuale. L’attuale linea si colloca in una strettissima fascia di territorio compreso tra rilievi che si protraggono quasi fino al mare, l’autostrada A18, la viabilità statale e gli insediamenti costieri”.
“La nuova linea – evidenzia Rfi – prevede due nuove stazioni a Taormina interamente in sotterraneo e quattro nuove fermate all’aperto (Fiumefreddo-Calatabiano, Alcantara-Giardini Naxos, Nizza-Alì, Itala-Scaletta) e il mantenimento della stazione esistente a Letojanni. L’intervento di raddoppio è stato ipotizzato in due distinte fasi, la prima di estensione di circa 13,900 km compresa tra Fiumefreddo e Taormina, che si allaccia alla linea storica, con l’interconnessione di Letojanni, la seconda fase di circa 28,282 km si estende da Taormina a Giampilieri. Nella seconda fase l’esistente stazione di Letojanni assumerà la configurazione di stazione di testa per la ribattuta del servizio metropolitano da Catania”.
E’ già stato richiesto e ottenuto da Rfi il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, reso il 15 maggio scorso. Gli interventi sono stati localizzati nel territorio della Città Metropolitana di Messina nei Comuni di Messina, Scaletta Zanclea, Itala, Alì Termine, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Pagliara, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Letojanni, Taormina, Gallodoro e Castelmola.
La conferenza dei servizi avrà luogo il 29 novembre a Roma, in piazza della Croce Rossa. L’atto di convocazione ai Comuni ed enti preposti, con nota a firma di Antonella Buonopane, è stato disposto dall’Amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, nominato commissario per la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria in oggetto. “L’approvazione del progetto mediante ordinanza del commissario – si legge nella nota di Rfi – sostituisce a tutti gli effetti mediante ogni autorizzazione, concessione nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza degli enti partecipanti, e conferisce inoltre efficacia alla dichiarazione di pubblica utilità“.