“A distanza di tre mesi dall’ultimo incontro nel corso del quale l’amministrazione comunale si era impegnata a dare risposte concrete sulle problematiche che attanagliavano la RAP, come gli extra costi per i conferimenti fuori Bellolampo, il contratto di servizio e la ricapitalizzazione, abbiamo registrato tante chiacchiere nessun fatto, il tempo perso ha solo contribuito ad incrementare le difficoltà dell’azienda e soprattutto a mettere a serio rischio la continuità aziendale. Chiediamo un incontro urgente con il Sindaco Leoluca Orlando, siamo pronti alla mobilitazione”. A scriverlo in una nota unitaria sono i sindacati di Rap, Fit Cisl, Uiltrasporti e Filas.
“Sui 9,5 milioni di extra costi sostenuti dalla RAP nel 2019 per il trasporto e per il conferimento dei rifiuti in alcune discariche siciliane abbiamo registrato la posizione schizofrenica della burocrazia comunale che, prima si era opposta alla delibera di Consiglio Comunale del 31 dicembre 2019, facendola ritirare, ha poi tentato di individuare l’iter per raggiungere l’obiettivo che si è invece impantanato sul parere negativo espresso in questi ultimi giorni dal Collegio dei Revisori del Comune. Nei fatti, quindi, la RAP ha sborsato e continua a sborsare milioni di euro per extra costi, distraendoli dalla gestione ordinaria, mettendo in affanno il rapporto con i fornitori, erario ed ente previdenziale, e mettendo a serio rischio l’equilibrio economico-finanziario della società”.
Sul tema della ricapitalizzazione, aggiungono i sindacati, “ci limitiamo a ricordare che già nel mese di ottobre 2019 l’amministrazione comunale aveva garantito la concretizzazione del percorso attraverso la perizia e stima della sede di piazzetta Cairoli e dei centri comunali di raccolta; ad oggi il valore del capitale sociale aziendale è rimasto invece immutato e per stessa ammissione dell’amministrazione comunale il percorso individuato, non si è realizzato – i sindacati di RAP ribadiscono – inoltre sul contratto di servizio, per il quale hanno lavorato in queste ultime settimane alcune commissioni consiliari, terza e prima fra tutte, rammentiamo che attualmente vige la proroga del documento fino al 30 giugno 2020. Urge quindi il rinnovo che altro non è che l’atto che sancisce la continuità aziendale e la gestione pubblica del servizio in città. Di fatto non ci risulta affatto che sia stata fissata la discussione in aula per la sua approvazione”.
Fra gli altri punti della vertenza, “la fortissima preoccupazione delle parti sociali, per la tenuta finanziaria dell’azienda che continua a registrare un credito nei confronti del Comune di circa 50 milioni di euro e che, per l’anno in corso, impatterà in ulteriori 28 milioni di euro solo per gli extra costi dovuti ai conferimenti fuori Bellolampo. È arrivato il momento di avviare concretamente il dibattito sul Piano economico finanziario della Tari 2020 e responsabilmente trovare le soluzioni di copertura integrale del costo del servizio. Infine, ricordano che, tra follie e irresponsabilità a più riprese qualche gruppo consiliare e qualche organizzazione sindacale, incuranti dei 1790 dipendenti RAP, della Corte dei Conti e di eventuali responsabilità penali degli amministratori Rap, hanno persino immaginato di ‘imporre’ nuove assunzioni, pur all’interno di questo evidente disagio economico-finanziario della società.”
“Si diano prima responsabilmente le risposte ai temi del consolidamento strutturale della società e poi la contrattazione aziendale per le politiche occupazionali. E se il Comune di Palermo ha disatteso gli impegni, la Regione non può certamente restare spettatore passivo di questa vicenda. La VI vasca della discarica di Bellolampo, si è esaurita anzitempo a causa delle ordinanze regionali che hanno consentito a 50 comuni della Provincia di Palermo e Trapani di conferire nel sito palermitano; l’iter per la gara della VII vasca si è impantanato al Dipartimento Regionale Rifiuti, i 7,5 milioni di euro stanziati in finanziaria regionale quale contributo straordinario per far fronte ai costi sostenuti da Rap non sono ancora nelle disponibilità dell’azienda. Sembra un film già visto, milioni i crediti vantati da soggetti pubblici, consequenziali le difficoltà finanziarie, rischio di incrementare i debiti verso fornitori, erario, Inps, precarie le condizioni igienico sanitarie nei luoghi di lavoro, carente il parco mezzi, ritardi nella distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori. Alla luce di tutte le superiori considerazioni, riteniamo che l’incontro immediato con il Sindaco Orlando sia l’elemento di reale garanzia degli impegni assunti dall’amministrazione comunale, garantisca il Sindaco o avvieremo la mobilitazione dei lavoratori”.