Rap salvata in extremis dal Consiglio comunale di Palermo domenica 31 marzo in tarda serata, dopo la lunga seduta che si è tenuta a Sala delle Lapidi: 9 contrari, 2 astenuti, 18 a favore. Contro hanno votato Lega, M5s, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Ferrandelli.
L’approvazione di questo provvedimento comporterà un aumento della Tari di circa 7 euro l’anno per le famiglie numerose.
Dito puntato delle opposizioni sull’aumento Tari, soprattutto per la mancanza dei servizi per la città e per il fatto che manchi il parere dei revisori dei conti nella delibera, elemento quest’ultimo che non ha dato vita facile alla maggioranza per l’approvazione dell’atto: infatti, le opposizioni hanno chiesto la presenza dei revisori dei conti per avere il loro parere che non è presente nella delibera, pregiudiziale che è stata però bocciata dall’Aula a maggioranza orlandiana.
Le opposizioni hanno comunque presentato un ordine del giorno dove chiedono espressamente:
“Si impegna l’Amministrazione entro e non oltre 45 gg dalla data odierna, a presentare al Consiglio Comunale il piano di risanamento, il piano industriale 2019-2021 e il bilancio 2018 approvato dalla Rap.
In particolare, in tali atti si dovrà specificare con precisione e nel dettaglio – si legge ancora nel documento:
- la quantificazione dei proventi derivanti dalla raccolta differenziata e il programmato aumento delle percentuali della raccolta differenziata;
- la nuova organizzazione aziendale e il recupero di efficienza del servizio dei rifiuti nella Città di Palermo e i relativi costi;
- gli eventuali costi per la fase post mortem della discarica di Bellolampo, ovvero dei costi aggiuntivi relativi al trattamento dei rifiuti con l’esaurimento della vita residua della VI discarica e nelle more della VII discarica prevista entro la fine di agosto 2019″.
“Inoltre – prosegue il documento presentato dalle opposizioni – si impegna l’Amministrazione a destinare eventuali e futuri recuperi di somme relative alla TARI, derivanti dall’accertamento di nuove e ulteriori superfici tassabili, alla diminuzione della tariffe della stessa tassa dei rifiuti”.
“Si evidenzia, infine, che il piano di risanamento e quello industriale non possa che tenere conto di una profonda revisione e rivisitazione del contratto di servizio che verrà a scadere nel luglio 2019. Qualora il piano di fabbisogno dovesse prevedere un aumento del personale dovrà essere data precedenza all’elenco della mobilità esistente. Inoltre si impegna entro e non oltre i 30 giorni dalla data odierna, l’Amministrazione in collaborazione con la Regione, a chiudere il procedimento del decreto “Gestione post operativa delle vasche (I-II-III bis e IV e V bis) esaurite della discarica di Bellolampo” concludono.
“Si tratta dell’ennesima beffa danno dei palermitani. A prescindere se si ha un aumento di molto poco, non si mettono le mani nelle tasche dei cittadini, a fronte di un servizio inesistente e carente. Sì pensi piuttosto un piano di riordino complessivo del servizio” afferma Igor Gelarda capogruppo della Lega.
“Bisogna fare un’operazione verità per Rap, abbiamo mostrato senso di responsabilità per Amia quando è fallita e abbiamo votato la nascita di Rap, ma in questi anni abbiamo visto un modus operandi che non ha giovato né alla società né ai dipendenti né alla città – afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Scarpinato.
“Questa delibera – prosegue il capogruppo – che cerca di attingere risorse per cercare di dare impulso ad una situazione economico finanziaria deficitaria è un modo che mette solo polvere sotto al tappeto, non risolve lo squilibrio finanziario di Rap e i cittadini pagano le tasse a fronte di un servizio scadente. Bisogna porre in essere il piano di risanamento per altro previsto dalla legge 175, che regola le società partecipate, questo prima di mettere mano al piano industriale e al contratto di servizio di prossima scadenza“.
“Una società così importante come la Rap deve essere messa in condizione di poter operare in serenità gli 8 milioni di euro che arriveranno da questa delibera non saranno sufficienti per regolarizzare un settore così importante per la quinta città d’Italia” conclude Scarpinato.
“L’Amministrazione, forzando sui numeri, si è presa la grave responsabilità di aumentare di fatto il contratto di servizi con Rap – afferma Fabrizio Ferrandelli, rappresentante di +Europa in Sicilia – Questo avrà refluenze anche sull’accantonamento di circa 3 milioni sul fondo crediti di dubbia esigibilità di un bilancio previsionale già fragile. Siamo riusciti a far approvare un documento di opposizione che impone restrizioni precise e tempistiche su contratto di servizi, piano industriale e gestione delle somme. La sfida per noi è posticipata di 45 giorni. Non atterremo un solo istante, come dimostrato in questi giorni“.
“Un atto arrivato in Aula in extremis che affida ad una tarda serata di domenica la decisione di aumentare la Tari ai cittadini – ad affermarlo Sabrina Figuccia consigliere comunale dell’Udc che prosegue: “il documento in questione non solo è carente nel merito come sottolineato da una lunga relazione della SRR Palermo Area Matropolitana, ma anche nelle modalità con cui è stato presentato alle Commissioni e al Consiglio Comunale. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio blitz, finalizzato a prelevare dalle tasche dei cittadini ancora altre risorse economiche e come se non bastasse per un servizio totalmente inefficiente“.
“Un vero e proprio pugno allo stomaco per tutte quelle famiglie che già faticano ad arrivare a fine mese e che di certo non sentono il bisogno di pagare di più per servizi che da un punto di vista quantitativo si raccontano da soli – prosegue la Figuccia – Raccolta dei rifiuti, differenziata, spazzamento, svuotamento cestini, diserbo, sono solo alcuni esempi di fotografie molto nitide scattate ogni giorno da cittadini e turisti“.
“Queste sarebbero sufficienti da sole per dimostrare che non solo è inopportuno parlare di aumenti, ma sarebbe invece il caso di mettere in campo azioni collettive per ottenere rimborsi su somme ingiustamente versate” conclude Figuccia.
“Abbiamo votato contro la delibera che prevede un aumento, di alcuni milioni, del contratto di servizio perché all’aumento non corrisponde un servizio adeguato. Manca il piano industriale, il budget economico-previsionale, il programma degli interventi e il piano finanziario Tari 2019. Insomma una delibera da rispedire al mittente – afferma il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo che aggiunge- Il presidente della partecipata cominci a riorganizzare l’azienda e renda più decorosa l’immagine della città. Porti in Aula il piano della pulizia dei marciapiedi, delle strade e intervenga con un piano efficace per rendere percorribili le strade della città oggi piene di buche. Abbiamo dato 45 giorni di tempo per presentare un nuovo piano aziendale poi prenda atto della realtà e ne tragga le conseguenze“.
“Questi due giorni di dibattito sulle tariffe della Tari hanno mostrato a tutti le enormi criticità che una società strategica come la Rap sta affrontando ed il modo in cui l’Amministrazione Orlando le sta affrontando è del tutto insoddisfacente. Per questa ragione abbiamo predisposto un ordine del giorno che impegna l’Amministrazione a una vera azione di risanamento che passa dalla profonda rivisitazione del contratto di servizio” dice Andrea Mineo Commissario Forza Italia e vice presidente commissione Bilancio.
“Sicilia Futura ha votato favorevolmente – ha detto Gianluca Inzerillo, capogruppo di Sicilia Futura. La delibera è un atto dovuto, si parla dell’approvazione del Piano Economico Finanziario, dove si centra l’azione sul recupero delle somme dovute, questione affrontata, e con buoni risultati, da questa Amministrazione”.
“Si tratta di una delibera, la cui approvazione, non comporterà nessun aumento di TARI, ma a seguito della lotta all’elusione, fatta da questa Amministrazione, ne deriverà soltanto per alcune tipologie di famiglie palermitane, un aumento di circa 7 euro l’anno” aggiunge il capogruppo.
“Inoltre – prosegue Inzerillo – nella suddetta delibera si evidenzia la necessità di realizzare una serie di iniziative come già indicato nella proposta di Piano Industriale 2019/2021 ovvero il potenziamento della raccolta differenziata prevedendo l’assunzione di 264 unità e l’ampliamento della VI vasca di Bellolampo. Sarà cura del nostro movimento lavorare quanto prima al contratto di servizio di Rap e di ascoltare insieme all’Amministrazione i vertici dell’Azienda poiché se questa situazione di inefficienza persisterà Sicilia Futura chiederà al sindaco provvedimenti urgenti e risolutivi che mettano immediatamente in carreggiata l’azienda“.
“Il senso di responsabilità, ancora una volta dimostrato e la garanzia dei livelli occupazionali di Rap, sono priorità dell’azione del nostro gruppo“, conclude Inzerillo.
“La lotta all’evasione ci permette di incassare sei milioni di euro in più di Tari a partire già dal 2019 – afferma Antonino Sala capogruppo di Palermo 2022 che aggiunge – le nuove aliquote non comporteranno significativi aumenti per i palermitani e le famiglie più numerose, grazie alle detrazioni previste, pagheranno tanto quanto l’anno scorso. Tariffe comunque largamente inferiori a quelle delle altre grandi città italiane, ma determinanti per mantenere pubblico il servizio”.
“Adesso – conclude Sala – bisogna puntare sulla lotta alla morosità, così da aumentare le somme incassate nei tempi previsti, e migliorare il servizio reso dalla Rap, con investimenti mirati e nuove isole ecologiche che migliorino la performance aziendale“.
“Bene l’approvazione della delibera, che prevede un aumento irrisorio per i cittadini, che grazie alle detrazioni previste dal regolamento pagheranno tale e quale come l’anno precedente, ma adesso basta -afferma Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 – Bisogna lavorare ad un serio ed efficiente piano industriale che dia un servizio eccellente e nel contempo garantisca i livelli occupazionali della Rap, dove mancano circa 500 unità in organico. Altrettanto importante l’operazione verità, infatti, attraverso i controlli incrociati è venuto fuori chi negli anni ha pagato il dovuto, avendo dichiarato meno rispetto alle reali quadrature degli immobili“.
“Dunque – conclude Terrani – soldi in più alla Rap, ma questa volta bisogna gestirla per come si deve, anche perché non ci sarebbero poi scusanti, a partire dai dirigenti fino all’ultimo operaio“.
“I comitati civici hanno votato sì ad una giusta ed equa delibera: nessun aumento della Tari ma una doverosa lotta ai furbetti dei metri quadrati fantasma – ha detto Giulio Cusumano de I comitati civici che ha aggiunto – Finalmente dai controlli incrociati troveremo evasori ed elusori per 6 milioni di euro, per 900mila metri quadrati trovati. Questo denaro in più che arriverà alla Rap dovrà essere gestito con rigore: prima di tutto pulizia e rispetto del lavoro. Tolleranza zero nei confronti di assenteisti e dirigenti super pagati.
Inoltre già da lunedì cominceremo con il proporre strumenti veri ed efficaci per combattere l’evasione della Tari: i locali che vorranno chiedere o mantenere il suolo pubblico dovranno dimostrare il pagamento della tassa“.
“Inaccettabile che paghino solo le persone oneste: ogni anno su 120 milioni di euro incassiamo soltanto poco più del 65 %. L’obbiettivo resta quello del “pagare tutti per pagare meno” ha concluso Cusumano.
Di tutt’altro avviso il gruppo consiliare del M5s Palermo “L’aumento della Tari è soltanto l’ultima, in ordine di tempo, delle numerose conferme dell’incapacità degli attuali amministratori di Palermo. Questa maggiorazione, voluta dal ‘Sindaco PD’, altro non determinerà che vessare quei cittadini che pagano regolarmente le tasse, quando invece bisognerebbe effettuare una lotta serrata agli evasori totali“.
“Si tratta di una misura che peraltro non evita un disastro da tempo annunciato: non aiuta la Rap ad uscire dalla crisi né tantomeno garantisce ai cittadini un migliore servizio. Per evitare il fallimento della Rap, infatti, sono necessari interventi sensati, come un piano di risanamento che passi per l’approvazione del piano industriale e del budget del 2019” conclude il gruppo.