La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato palermitano di 54 anni, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata.
Lo scorso 27 aprile, un malvivente aveva aggredito una donna in via Butera per sottrarle la borsa contenente documenti e soprattutto la pensione d’invalidità del figlio, appena prelevata in un ufficio postale.
L’inattesa e strenua resistenza della donna che aveva fatto di tutto per difendere la borsa aveva innalzato la soglia di violenza dell’aggressione, fino a spingere il rapinatore, deciso a tutto pur di impossessarsi del denaro, ad indirizzare alla malcapitata calci e pugni.
Probabilmente la donna ne avrebbe tratto ancor più gravi conseguenze se in sua difesa non fosse intervenuto un turista, pronto ad allontanare l’assalitore.
Il turista, infatti, è riuscito a far cessare l’aggressione, ma non ha evitato che alla donna, in ultimo, fosse sottratta la borsa dal malvivente, prima che questi si allontanasse e facesse perdere le proprie tracce.
I poliziotti del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione”, subito accorsi sul luogo della rapina, hanno minuziosamente studiato il caso, esaminando il tragitto compiuto dalla vittima, a partire dal luogo della filiale postale, che verosimilmente era stato anche quello percorso dal rapinatore.
Sono state individuate alcune telecamere che, alla fine, si sono rilevate determinanti ai fini dell’individuazione del malvivente: questi è risultato aver scrutato la vittima ed averla seguita a bordo di uno scooter sin dalla sua uscita dall’ufficio postale.
In via Butera, forse perché in una zona più isolata, il malvivente ha ritenuto di poter entrare in azione ed è iniziata l’aggressione, conclusasi con l’intervento del turista.
I poliziotti sono riusciti a risalire al malvivente anche sviluppando la frazione alfa numerica del targhino del ciclomotore, captato dalle telecamere e che è risultato essere nella disponibilità di un 54enne pregiudicato, noto per i numerosi precedenti anche molto simili al crimine addebitatogli in questa circostanza.
L’uomo, più volte assente dal suo domicilio, è stato individuato e raggiunto dopo un’attività di quartiere fatta di riscontri, appostamenti e pedinamenti. Risulta attualmente recluso presso una locale casa circondariale.