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I dati di Cittadinanzattiva

Rapporto sulla sicurezza scolastica: Sicilia terza in Italia per numero di edifici

venerdì 29 Settembre 2023

Cittadinanzattiva ha presentato il XXI Rapporto sulla sicurezza delle scuole, concentrato anche sulle università. Nel rapporto, la Sicilia emerge come terza regione per numero di edifici scolastici sul territorio. Tra calo demografico, aule sovraffollate e problemi di manutenzione il quadro complessivo mette in luce le sfide significative nella sicurezza scolastica che la Regione deve affrontare.

XXI Osservatorio nazionale sicurezza delle scuole

 

I DATI PRINCIPALI E SICILIANI

Durante l’anno scolastico 2022/23, le scuole italiane, al numero di 40.133, hanno accolto 7.286.151 studenti, con oltre 795 mila (11%) non cittadini italiani, sebbene la maggior parte sia nata nel Paese. Nel Mezzogiorno, la situazione risulta più critica, con il 31,8% delle scuole a norma, mentre nel Nord, la percentuale sale al 39,5%.

La denatalità ha causato una riduzione di 105.154 studenti, ma il problema delle classi sovraffollate persiste, con una media di oltre una classe su cento e fino a cinque classi su cento nelle superiori con più di 27 studenti. Nel recente anno scolastico, 115 scuole sono state chiuse a seguito dell’accorpamento degli istituti.

Il rapporto evidenzia gravi problemi di manutenzione: un terzo dei 588 docenti e dirigenti intervistati segnala situazioni di inadeguatezza, con tracce di umidità (42%), infiltrazioni d’acqua (33%), distacchi di intonaco (36%), e crepe (23%).

Nelle zone sismiche, la criticità emerge: solo l’11,4% degli edifici è progettato secondo la normativa antisismica, e il 3% ha subito interventi di adeguamento. La situazione è particolarmente preoccupante considerando che il 58% degli edifici non ha il certificato di agibilità.

Il report sottolinea l’importanza di considerare le unità strutturali degli edifici e chiede un urgente intervento di manutenzione da parte degli enti locali. Rappresentanti di Cittadinanzattiva sollecitano l’aggiornamento frequente dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica.

Il fenomeno dei crolli è in aumento, con 61 episodi registrati nel recente anno scolastico. Tra settembre 2022 e agosto 2023, numero mai raggiunto in questi ultimi 6 anni, sono 24 i casi nelle regioni del Sud e nelle Isole (39%), 23 nel Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%): 9 in Lombardia, 5 in Piemonte, 3 in Liguria e in Emilia Romagna, 2 in Veneto, 1 in Friuli Venezia Giulia; 8 in Campania, 7 in Sicilia, 5 in Sardegna, 1 in Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Umbria; 8 nel Lazio, 5 in Toscana.

La Sicilia presenta una sua quota di sfide, andremo ad analizzare i casi avvenuti sul territorio, ma la situazione è critica in tutto il Paese. L’ultima tragedia, il crollo all’Istituto Professionale Marconi di San Giovanni Valdarno (AR), ha causato ferimenti a sei studenti, un’insegnante, e una collaboratrice scolastica.

Cittadinanzattiva chiama a un impegno urgente per prevenire crolli strutturali e promuovere la sicurezza delle scuole in tutta Italia.

Sulla parte di studio che riguarda le università, si evidenzia un miglioramento rispetto alle altre scuole, ma necessitano di monitoraggio costante. Il PNRR promette benefici, ma il coinvolgimento cittadino è essenziale. I dati includono un monitoraggio pilota in sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Napoli e Roma.

Il report sottolinea la carenza di certificazioni e segnala infiltrazioni d’acqua e distacchi in diverse scuole. La mancanza di manutenzione è evidenziata, con docenti che segnalano problemi strutturali. Le cifre includono edifici, studenti, e condizioni degli edifici, con un focus sulle zone sismiche.

 

 

La situazione delle scuole post Covid è analizzata, con spazi sacrificati e scarsa riattivazione di laboratori e biblioteche. A causa del Covid numerosi spazi sono stati sacrificati, per aumentare il numero di aule, e ancora oggi non tutti sono stati ripristinati: in particolare, non risultano ancora riutilizzabili laboratori (57%), aule multiuso (46%), biblioteche (36%), refettori (19%).

Riguardo alle attività di prevenzione, ben l’85% dichiara di aver partecipato a prove di emergenza nella propria scuola, che hanno riguardato in prevalenza il rischio sismico e l’incendio (70%), poche quelli effettuate sul rischio alluvione e vulcanico (rispettivamente 2,6% e 1,4%).

Tra le regioni più virtuose i cui edifici scolastici sono in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) le Marche è quella con la percentuale maggiore (90,2%) seguita da Veneto, Umbria, Toscana, Sicilia, Lombardia con percentuali oltre l’80%.

 

Emergenza sicurezza nelle scuole siciliane: la cronaca dei crolli

crollo scuola

Palermo, 20 ottobre 2022 – Il tetto dei bagni della scuola Michelangelo Buonarroti di Palermo crolla, causando preoccupazioni per la sicurezza. Il bidello, notando una crepa sospetta, chiude prontamente i locali. Le verifiche tecniche indagheranno sulle cause, con sospetti di infiltrazioni d’acqua.

Pianello-frazione di Petralia Soprana (PA), 20 ottobre 2022 – Una scuola materna a Pianello vive un crollo improvviso di calcinacci dal soffitto durante il fine settimana. Il distacco, scoperto all’apertura delle classi, solleva domande sulla manutenzione adeguata. Il sindaco esprime la necessità di interventi immediati per garantire la sicurezza degli studenti.

Milazzo (ME), 27 ottobre 2022 – Il Liceo Impallomeni a Milazzo entra nel radar di emergenza quando i Vigili del Fuoco segnalano parti di intonaco, cornicioni, e porzioni di facciata in imminente pericolo di distacco. Il cedimento è attribuito alla mancanza di manutenzione, mettendo in evidenza il degrado persistente nelle scuole siciliane.

massimo-giaconia
Massimo Giaconia

Palermo, 22 novembre 2022 – Un rudere confinante con il plesso scolastico Mendelssohn di Palermo desterà l’attenzione dei Vigili del Fuoco per le sue disastrose condizioni strutturali, segnalando il rischio di crollo. Il consigliere comunale di Palermo, Massimo Giaconia, chiese la demolizione immediata, considerando la minaccia per la sicurezza pubblica e scolastica.

Bagheria, 1° febbraio 2023 – La Ciro Scianna di Bagheria vive ore di apprensione dopo la chiusura immediata a seguito di distacchi di calcinacci. La dirigente scolastica annuncia la riapertura dopo lavori di sicurezza, sottolineando la necessità di precauzioni immediate. I tecnici del Comune intervengono, eliminando le parti pericolanti, ma solo una parte dell’edificio rimarrà temporaneamente inaccessibile.

Siracusa, 13 febbraio 2023 – Alcuni studenti dell’Istituto per Geometri “Filippo Juvara” a Siracusa vivono momenti di paura quando scoprono il crollo di calcinacci dal soffitto. Inondato di detriti, l’ambiente rende impossibile la normale attività didattica. Le cause potrebbero essere legate alle infiltrazioni d’acqua causate dal maltempo. La competenza per l’intervento è dell’ex provincia in dissesto, evidenziando le criticità finanziarie.

Palermo, 22 maggio 2023 – Un allarme di sicurezza scuote la Sicilia quando un’aula della succursale della scuola Luigi Pirandello a Ficarazzi, nel Palermitano, vede il crollo di parte dell’intonaco dal tetto. Un giovane studente riporta lievi ferite, mentre i Vigili del Fuoco mettono in sicurezza l’area e i carabinieri sequestrano la classe. Il sindaco ipotizza che le forti piogge possano aver causato infiltrazioni, sollevando preoccupazioni sulla documentazione delle recenti manutenzioni.

In tutta la Sicilia, il numero crescente di episodi critici negli edifici scolastici evidenzia una crisi di sicurezza che richiede azioni tempestive e decisive. Le comunità, gli enti locali e le autorità sono chiamati a un impegno urgente per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico.

 

Altri dati del rapporto

Gallery Foto Sezione

Gli studenti e le classi

Per affrontare il tema delle classi sovraffollate, è fondamentale partire dalla fotografia dell’esistente, attingendo ai dati ufficiali su base regionale.

Nell’anno scolastico 2022–2023 il numero di classi ammonta a 366.310 (rispetto alle 368.654 dell’anno precedente) con un numero di studenti pari a 7.286.151 (7.407.312 del 2021/22), di cui 290.089 alunni con disabilità e 795.560 studenti con cittadinanza non italiana (rispettivamente 277.840 e 798.291 nel 2021/22).
Ai dati sopra riportati andrebbero aggiunti quelli relativi alle scuole paritarie che, nell’anno scolastico 2021 – 2022 erano 12.096 con un numero di studenti frequentanti pari a 817.412.
Nella scuola dell’infanzia, benché in decrescita, si concentra il maggior numero di alunni (in valore assoluto) delle scuole paritarie: 466.037 bambini distribuiti in 8.529 scuole.

scuola
Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati del Ministero dell’Istruzione estrapolati dal report del 2022-2023 denominato “Principali dati della scuola italiana-Avvio anno scolastico 2022- 2023”, che forniscono la ripartizione, su basi regionali, di alunni, classi, edifici. Le istituzioni scolastiche sono 8.136 (inclusi CPIA) e comprendono 40.466 sedi/plessi di cui quelle dell’infanzia rappresentano il 32,58%, quelle della Primaria il 36,41% il numero maggiore, della Secondaria di I grado il 17,86%, della Secondaria di II grado il 13,13%.

Slide 9-10

Fonte: Ministero dell’Istruzione e del Merito, Principali dati della scuola Anno scolastico 2022-2023
Fonte: XXI Rapporto sicurezza a scuola, Cittadinanzattiva, 2023

 

L’impatto del calo demografico sulla scuola

Il numero complessivo degli alunni è sceso da circa 7,5 milioni del 2020-2021 a poco meno di 7,3 milioni del 2022-2023. Analogamente il numero delle classi è sceso da 369.000 a poco più di 366.000. Prosegue il calo di alunni nelle scuole statali: 121mila in meno rispetto al 2021-22, anno in cui si era già registrata una notevole flessione (-100mila alunni). Il minor numero di alunni ha determinato la flessione del numero di classi: 2.545 meno di quelle funzionanti nel 2021- 2022.

Si è accentuato il preoccupante fenomeno della chiusura delle scuole, già evidenziato dal Report Tuttoscuola (2.600 scuole chiuse nell’ultimo decennio): lo Stato ha chiuso l’anno scorso 115 scuole, intese come edifici o plessi, o più precisamente “punti di erogazione del servizio, passati da 40.581 ai 40.466 dell’anno scolastico 2022-2023. Gli studenti con cittadinanza non italiana sono l’11% dell’intera popolazione scolastica e si trovano soprattutto nelle scuole del Nord che raccolgono il 63,87% del totale, seguono il Centro, con il 22,72%, e il Sud con il 13,39%.

GALLERY FOTO Slide 12-13-14-15

Fonte: Rielaborazione Cittadinanzattiva XXI Rapporto su Principali dati della scuola, Ministero Istruzione, settembre 2022

Studenti con cittadinanza non italiana

La Regione con la presenza maggiore di studenti con cittadinanza non italiana è la Lombardia con 202.632 studenti (25% del totale), seguita a notevole distanza, da Emilia Romagna (12,51%), Veneto (11%), Piemonte 9,28; per il Centro spicca il Lazio con valori analoghi al Piemonte (9,27%). In numeri assoluti, però, risultano di meno rispetto allo scorso anno scolastico in cui erano 798.291. È importante ricordare che due su tre studenti con cittadinanza non italiana sono nati in Italia. Gli studenti con disabilità, il cui numero complessivo è di 290.089, rappresentano il 4% della popolazione scolastica e sono in numero maggiore rispetto allo scorso anno scolastico in cui erano 277.840.

Nel Comune in cui è ubicata la sua scuola è presente il Piano comunale di protezione civile?

Secondo il campione di docenti intervistati, risulta una esigua maggioranza che è a conoscenza dell’esistenza del Piano comunale di protezione civile (56%) ma va sottolineato il dato, molto rilevante, di coloro che non sanno rispondere (42,5%), che, unitamente a chi non lo conosce (1,5%), rappresenta complessivamente una percentuale considerevole: il 44% degli intervistati. In caso affermativo, all’altra domanda se il piano di evacuazione della scuola tiene conto delle indicazioni del Piano comunale di protezione civile? Tra coloro che hanno risposto affermativamente, solo il 61% sostiene che esiste un raccordo tra il piano comunale e quello della propria scuola. Informazione su cui occorre lavorare di più e localmente per stabilire procedure sempre più puntuali e definite tra scuole e Comune per prepararsi alla gestione di emergenze di vario tipo.
slide 16 e 17
Fonte: XXI Rapporto sicurezza a scuola, Cittadinanzattiva, 2023

I fondi del PNRR sicurezza scuole e fabbisogno di palestre e di mense scolastiche.

Le risorse destinate dal PNRR all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 ammontano complessivamente a €12,66 miliardi. Ma scendendo nel dettaglio delle singole missioni si scopre che questi fondi non basteranno e che sarà necessario prolungare gli investimenti negli anni a venire.

Per quanto riguarda la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, nella programmazione iniziale erano previsti 3.400 progetti già in essere e 500 nuovi, per un impegno di spesa complessivo di 3,900 mld di euro. Ma per questo intervento il documento del Governo dello scorso 27 luglio segnala che a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime verrà diminuito il numero previsto di edifici. Purtroppo, al momento, non si dispone di informazioni più precise al riguardo.
Foto slide 25

Anche rispetto al numero di 212 nuove scuole approvate (così distribuite: 6 in Abruzzo, 6 in Basilicata, 16 in Calabria, 35 in Campania, 23 in Emilia-Romagna, 8 in Friuli-Venezia-Giulia, 11 nel Lazio, 3 in Liguria, 14 in Lombardia, 9 nelle Marche, 2 in Molise, 9 in Piemonte, 11 in Puglia, 7 in Sardegna, 14 in Sicilia, 16 in Toscana, 2 in Trentino-Alto Adige, 6 in Umbria, 2 in Valle d’Aosta e 12 in Veneto), le domande pervenute erano state più del doppio ossia 543 e ad oggi il rischio, come sottolineato da diverse autorevoli voci, è che la reintroduzione dell’appalto integrato rischi di snaturare parte dei progetti innovativi inizialmente presentati.
foto slide 18

Ai 2,4 mld per asili nido e ai 600 mln per scuole dell’infanzia, previsti dal PNRR, si aggiungono ulteriori 108 milioni dal Ministero dell’Istruzione e 900 milioni per la loro gestione. Si dovrebbe così arrivare ad un totale di 2.230 strutture e 264.480 posti e raggiungere dunque l’obiettivo del 33% di bambini inseriti al nido, ma nel frattempo il Consiglio d’Europa ha già spostato l’asticella al 45% da raggiungere entro il 2030.
foto slide 19 e 20

Fonte: Futura, La scuola di domani, 2022

Le nuove mense

Il PNRR ha stanziato complessivamente 600 milioni di euro per 1.000 nuove mense che in realtà saranno 908. Poco più della metà, 526 pari al 58%, saranno proprio nuovi locali, di cui 230 al Sud. Per il resto si tratta di interventi di demolizioni, ricostruzioni e ampliamento (23%) e di riqualificazione o riconversione di spazi e mense preesistenti e messa in sicurezza (19%). Ad oggi le scuole dotate di “ambito funzionale dedicato alla mensa”. intendendo con questa espressione un edificio dotato solo di refettorio o anche di cucina, sono 13.533, un numero dunque ben lontano dalla necessità di garantire la mensa, e parallelamente il tempo pieno, ai tutti i bambini dell’infanzia e della primaria.
foto slide 21- 22 -23 -24

Fonte: Open Data MIUR 2022 – Anagrafe Nazionale Edilizia Scolastica su elaborazione Soluxioni S.r.l.
Fonte: Rielaborazione Cittadinanzattiva su dati Futura – La scuola per l’Italia di domani, 2023

Le nuove palestre

Con i 300 milioni di euro inizialmente previsti e con ulteriori 31 milioni stanziati con decreto del Ministro dell’Istruzione, saranno finanziati a livello nazionale 495 interventi, di cui soltanto 148 per nuove palestre. Le quattro Regioni con il numero più alto di interventi sono nel Mezzogiorno: Campania (70), Sicilia (62), Basilicata (49), Calabria (42). Tuttavia erano ben 2555 le domande pervenute, dati che sottolineano l’urgenza di colmare un gap relativo alla mancanza o inadeguatezza di strutture per lo sport e le attività motorie di cui tutti i tipi di scuola necessitano ben oltre di quanto previsto dal PNRR.
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Fonte: Rielaborazione Cittadinanzattiva su dati Futura – La scuola per l’Italia di domani, 2023

Igiene e pulizia

Lo stato dei bagni risulta abbastanza soddisfacente e sono presenti servizi per persone con disabilità motorie in 14 sedi e in altre 2 sono presenti bagni comunque da loro utilizzabili. All’interno dei bagni sono presenti quasi ovunque il sapone per le mani, gli asciugamani, la cartaigienica e gli scopini dei WC; in due casi ci sono anche sistemi di igienizzazione automatica.

Fonte: XXI Rapporto sicurezza a scuola, Cittadinanzattiva, 2023

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