Condividi

Rapporto Svimez 2017: la Sicilia arranca nel Sud che cresce, mentre è la prima regione per rischio povertà

venerdì 28 Luglio 2017

La Sicilia arranca in un Mezzogiorno in cui il Pil cresce più di quello del Centro-Nord, rispettivamente dell’1% contro lo 0.8%. Nell’Isola, infatti, la crescita del Prodotto interno lordo nel 2016 si è fermata allo 0.3%, mentre il rischio povertà è il più alto d’Italia, con una percentuale record del 39.9%. E’ quanto emerge dalle anticipazione del Rapporto SVIMEZ 2017 sull’economia meridionale diffuse oggi a Roma.

E’ il settore manifatturiero a trainare la ripresa in tutto il Sud. Questo è cresciuto cumulativamente di oltre il 7% nel biennio 2015-2016 e del +2,2% nel 2016. Segnali positivi anche dal comparto dei servizi che ha fatto registrare un +0.8% e da quello edile con un +0.5%. Per il 2017 si stima un aumento del Pil dell’1,1% al Sud e dell’1,4 % nel Centro-Nord. La tendenza dovrebbe confermarsi anche nel 2018. Nel prossimo anno si prevede un aumento del Pil dello 0,9% nel Mezzogiorno e dell’1,2% al Centro Nord.

I principali driver della crescita meridionale nel 2017 dovrebbe nuovamente essere i consumi totali, con una previsione di crescita dell’1,2% e gli investimenti con un +2%. Si prevede anche una crescita per l’occupazione dello +0,6%. Nonostante i dati positivi, però, se il Mezzogiorno proseguirà con gli attuali ritmi di crescita, recupererà i livelli pre crisi nel 2028, 10 anni dopo il Centro-Nord.

La regione in cui sono state registrate le migliori performance è la Campania. Qui il Pil nel 2016 è cresciuto del 2,4% a termine del triennio 2014-16. La Sicilia si piazza solo al penultimo posto tra le 8 regioni del Mezzogiorno. Prima di lei Basilicata (+2,1%), Molise (+1,6%), Calabria (+0,9%), Puglia (+0,7%), Sardegna (+0,6%). L’Isola, nello stesso periodo, cresce di uno striminzito 0,3% e sconta gli effetti negativi dell’agricoltura, dell’industria (-0,8%) e delle costruzioni (-0,5%) che stentano a invertire il trend, mentre il settore dei servizi ha un andamento poco più stazionario (+0,4%). Dietro di lei solo l’Abruzzo (-0,2%).

Drammatica è la situazione in cui vivono molto cittadini meridionali, in particolare i siciliani. Nel 2016 circa 10 meridionali su 100 sono in condizione di povertà assoluta, contro poco più di 6 nel Centro- Nord. Nelle regioni del Sud “il rischio di povertà è triplo rispetto al resto del Paese: Sicilia (39,9%), Campania (39,1%), Calabria (33,5%)”, si legge nelle anticipazioni del Rapporto, secondo le quali “le politiche di austerità hanno determinato il deterioramento delle capacità del welfare pubblico a controbilanciare le crescenti diseguaglianze indotte dal mercato, in presenza di un welfare privato del tutto insufficiente al Sud”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.