“Chi oggi parla di spartizioni, quando sedeva al governo della Regione, ha indicato i direttori generali delle Asp senza nessun criterio di merito. Noi, al contrario, abbiamo rispettato tutte le indicazioni del decreto Lorenzin e siamo andati ben oltre. Senza mai cedere a logiche di bottega. Ecco cosa sento di dire ai Siciliani“, scrive così l‘ex assessore alla Salute, Ruggero Razza, sulle sue pagine social.
“Alcuni giornali siciliani questa mattina dopo lo scontro tra falcone e Miccichè, e le sue dichiarazioni che hanno invocato le indagini d aperte della Procura, si sono impegnati nella ricostruzione delle scelte che furono fatte dal governo della regione nella passata legislatura. Tra queste la nominare direttori generali della sanità. Lo ricordo a tutti che nella scorsa legislatura, è entrato in vigore il decreto Lorenzin, che prevedeva una selezione dopo che i candidati fossero stati ammessi all’elenco nazionale dei direttori generali. Una selezione con una commissione di 3 persone, che ha effettuato dei colloqui e che secondo i criteri che furono dati dal governo della regione, ha inserito i candidati idonei in rose di nomi divise per le grandi aziende sanitarie provinciali, provinciali di medie dimensioni, per le aziende ospedaliere, per i Policlinici universitari e così via”.
“Le scelte discrezionali, perché le nomine di alta amministrazione sono discrezionali, il governo le ha fatte solo sulla rosa di quei nomi. Dunque, questa scelta non è avvenuta, come in passato, in una platea di candidati vastissima o tra gli amici più stretti, ma solo tra chi è stato giudicato idoneo da quella commissione per ricoprire quel determinato ruolo. Ovviamente le scelte di alta amministrazione seguono anche un criterio politico di condivisione, ma la novità è che nel corso della valutazione dell’andamento dell’attività per la prima volta ce n’è stato uno che è stato rimosso dall’incarico e altri magari non sarebbero stati riconfermati, ma qualcuno ha voluto ad un certo punto che la nuova selezione per i direttori generali nemmeno si facesse. Mi permetto di dire a chiunque affronti questo tema – continua Razza -. in Sicilia una cosa l’abbiamo fatta molto bene, nelle scelte per la sanità abbiamo fatto anticipare le valutazioni della politica da una commissione che andava oltre quello che diceva il decreto Lorenzin, decidendo addirittura tra quali candidati idonei si potesse scegliere in base alla dimensione e ai bisogni di quella determinata azienda, per i pazienti, per l’esperienza che poteva offrire quel nome”.
“Abbiamo fatto una cosa buona? La politica ha fatto una scelta non generica ma tra competenti? Concentriamoci su questo, le polemiche delle opposizioni sanno di ridicolo, anche perché chi oggi critica, quando sedeva al governo regionale, quelle scelte non l’ha fatte attraverso una commissione, ma con un elenco assolutamente generico, con una logica di spartizione, quelli sì, disancorata da ogni ragione di merito”, conclude Razza nel suo video di risposta.