Cosa hanno in comune il Cardinale Voiello e il Commissario Montalbano? Entrambi diranno “Sì” al prossimo referendum costituzionale. Dall’altra parte della barricata, il “No” schiera in prima fila addirittura un calibro da Oscar come l’ombroso e cinico Jep Gambardella della “Grande Bellezza”.
Certo, non saranno proprio loro ad esprimere la preferenza, ma i loro interpreti in carne e ossa. L’ultima mania del referendum è il listone delle star del cinema, della tv e dei social media. E una marea di professionisti e intellettuali, avvezzi a twittare e snapchattare su ogni singolo tema. Per induzione, dunque, la casalinga di Voghera, archetipo mai riposto in soffitta dell’italianità media (semmai ce ne sia stata una) potrebbe scegliere cosa votare al referendum sull’onda empatica del “personaggio tv” preferito. O magari del twittarolo più amato.
Tra i firmatari del “Si” oltre a Silvio Orlando (recentissimo interprete del Cardinal Voiello in “The Young Pope”) e Luca Zingaretti si contano le firme di Beppe Fiorello e Michele Placido, La categoria registi per il “Si” è capitanata da Paolo Sorrentino e Ferzan Ozpetek, Emma Dante e Gabriele Salvatores. Per chi ha amato il best seller “Va dove ti porta il cuore”, arriva una certezza granitica: anche Susanna Tamaro vota sì. E per i nostalgici del Mundial Espana ’82, quella corsa urlata sul campo da Marco Tardelli è prodromica all’ennesimo endorsement a favore del lasciapassare alla riforma voluta dalla Maria Elena Boschi. Altrettanto agguerrita la pattuglia del no, che si cimenta con l’ambiziosa sigla “Intellettuali e artisti di robusta costituzione”. Tra loro l’evergreen Monica Guerritore, il grande caratterista siciliano Leo Gullotta e la cantante Fiorella Mannoia. Diranno no anche Ficarra e Picone e il menestrello Moni Ovadia.
Ma in questo bailamme di nomi resta solo una certezza. Lenny Belardo, il giovane Papa veneziano della saga di Sorrentino (il regista come detto, vota “si) non avrebbe battuto ciglio di fronte a questa consultazione. E, ne siamo certi, si sarebbe pronunciato – come ha fatto “realmente” nella serie Tv – per il “non expedit”.