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Reddito di Inclusione: drammatico boom di richieste presentate a Messina

martedì 30 Gennaio 2018
coronavirus, povertà

Sono 2.565 le richieste per accedere al Reddito di Inclusione (Rei) a Messina presentate tra l’1 dicembre 2017 e il 2 gennaio 2018: poco più della metà delle 5.000 istanze registrate nell’intera Regione Lombardia nello stesso arco di tempo. I dati resi noti dal segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese sono tanto emblematici quanto allarmanti: evidenziano un preoccupante boom di richieste ed il perdurare del momento economico difficile della Città dello Stretto. 

Il numero delle istanze – spiega Genovese – mette in luce il quadro drammatico in cui il nostro territorio sta vivendo, e non si può restare indifferenti né si può pensare di continuare a sopravvivere in reti di solidarietà collettive deboli. Il rischio per molte famiglie è lo stato di vulnerabilità permanente. Stato che non consentirebbe a un bambino nato in una famiglia con scarse risorse economiche di affrancarsi dalla condizione di povertà”. “Oggi è quanto mai pertinente agire non sulla povertà ma “sulle povertà” – sostiene Genovese. Il bisogno delle famiglie, infatti, non è solo economico, ma abbraccia diverse necessità ed è legato a problemi di varia natura. Un bisogno complesso del quale occorre farsi carico. Il Rei è uno strumento importante di contrasto alla povertà ma, da solo, non può bastare”.

Il Reddito di Inclusione è una misura di contrasto alla povertà, introdotta dal decreto legislativo n.147 del 15 settembre 2017. Consta di due parti: una carta di pagamento elettronica, che è possibile ritirare negli uffici delle poste, e un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. I pagamenti sono iniziati lo scorso 27 gennaio 2018.

Secondo il segretario generale della Cisl, occorre dare vita “a politiche capaci di creare reti di servizi che siano in grado di aiutare le persone a uscire dalla condizione di marginalità in cui si trovano a vivere”. “I Servizi Sociali – conclude Genovese – devono essere, più che mai, rispondenti ai reali bisogni di quei 2.565 cittadini, tenendo presente che è un dato destinato ad aumentare”.

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