Alle porte di un autunno complicato per tanti italiani, si conferma d’attualità il tema del sostegno al reddito e la necessità di dare una chance economica alle famiglie ed in particolare ai giovani per fronteggiare il momento economico di difficoltà. “Una importante opportunità, in tal senso, potrebbe arrivare dai fondi che vengono messi a disposizione anche per il territorio della provincia di Messina attraverso le somme del Reddito di Inclusione”, annuncia la senatrice Urania Papatheu, esponente siciliana di Forza Italia.
“Con l’introduzione del Reddito di Inclusione (REI) – ha evidenziato la sen. Papatheu – c’è la possibilità di attingere in Sicilia ad un fondo da 1 milione, 350 mila euro, disponibili per tutti i Comuni della Provincia di Messina. Si è presentata una grande opportunità che è quella di poter assumere personale (assistenti sociali, psicologi, addetti al segretariato sociale, amministrativi) da impiegare sul territorio per assistere quanti vivono in condizioni di povertà”.
Le risorse sono quelle del PON Inclusione (114 milioni di euro per la Sicilia) e del Fondo povertà (43 milioni per 2018 e 50 milioni per il 2019).
Il reddito di inclusione (REI) è la misura di contrasto alla povertà scattata ufficialmente il 1° gennaio 2018 a seguito dell’approvazione della Legge Delega sulla Povertà (legge 33/2017 in vigore dallo scorso 25 marzo 2017) e del relativo decreto legislativo 147/2017 approvato in via definitiva dal Cdm il 29 Agosto 2017.
Si tratta di un intervento strutturale rivolto alle famiglie in condizione di povertà con la possibilità di una ulteriore crescita ed estensione nei prossimi anni sulla base dello stanziamento di ulteriori risorse.
Elemento determinante sarà, a questo punto, la capacità dei Comuni di andare alla ricerca dei fondi, intercettare le somme ed attingere alle stesse secondo le esigenze del territorio. “Bisogna anche fare i conti – ha aggiunto Papatheu – con un ritardo spesso clamoroso nell’avvio delle procedure finalizzate alle assunzioni e con l’incapacità di spesa poi da parte degli amministratori locali. Ad oggi infatti su 114 milioni di euro, disponibili dal 2016/2017, ne sono stati spesi solo circa 80 mila. È un dato che deve far riflettere”.
“Ci sono le risorse – ha aggiunto la senatrice di Forza Italia – ma nessuno presenta le istanze. Si tratta di risorse da spendere entro il 2019, risorse che in caso contrario andranno perdute. La Sicilia non se lo può assolutamente permettere, essendo al secondo posto delle regioni più povere d’Italia. È necessario che la Regione solleciti la domanda con azioni di animazione territoriale specifiche e che gli amministratori degli enti locali, a loro volta, si impegnino concretamente affinché i cittadini possano sfruttare un’occasione irripetibile”.