Saranno solo i cittadini delle zone interessate delle contrade Bommarito, Dammusi, Ginestra e Signora a votare, quando e se verrà indetto, per il referendum sulla modifica dei confini tra i comuni di San Giuseppe Jato e Monreale.
Lo ha deciso il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, che ha confermato la decisione del Tar e dato ragione al gruppo che ha proposto la consultazione, il “Comitato riordino confini territoriali San Giuseppe Jato-Monreale”. Il comitato da sempre chiede di staccarsi da Monreale e procedere all’annessione a San Giuseppe Jato, essendo zone geograficamente più vicine al territorio interessato. La cittadina normanna dovrebbe cedere poco più di 2000 ettari. I residenti di queste contrade oggi pagano le tasse al comune di Monreale, senza usufruire di alcun servizio. Una sentenza definita di grande importanza “storica” dal Comitato di cittadini. Per i legali, “pone anche un importante precedente per future controversie relative a variazioni territoriali in Sicilia”.
“E’ sempre stato un desiderio di queste zone far parte della comunità Jatina, anche perché negli ultimi anni si sono incrementati gli insediamenti produttivi – spiega il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia – Anch’io nel 2002, con Salvino Caputo sindaco di Monreale, chiesi questa possibilità, ma non se ne fece mai nulla per mancanza di volontà politica. Sembrava impossibile e dobbiamo ringraziare il comitato che, grazie all’impegno e alla costanza, è riuscito ad ottenere questo risultato. L’Amministrazione adesso darà loro tutto il supporto necessario per definire i prossimi passi. A breve é prevista un’assemblea, organizzata dai promotori, per spiegare ai cittadini le agevolazioni previste dalla nuova annessione”.