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E’ stata fissata per il 23 luglio la data delle primarie del campo progressista, (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Cento Passi, Sinistra Italiana, Partito Socialista, Europa Verde, Articolo 1) per individuare il candidato alla presidenza della Regione Siciliana. Dal 23 al 30 giugno sarà possibile presentare le proprie candidature, quindi si andrà a votare il 23 luglio in modo gratuito. Tutti i cittadini siciliani, a partire dai 16 anni, potranno esprimere la propria preferenza in modo telematico previa registrazione su un portale, tramite il quale sarà possibile prenotarsi per votare, per chi lo preferirà, in 32 postazioni fisiche.
E’ stato reso noto in una conferenza stampa all’Assemblea regionale siciliana, indetta dalle forze politiche di centrosinistra coinvolte, nel corso della quale i promotori hanno spiegato il regolamento per la scelta del candidato/a alla presidenza della Regione, in vista delle primarie d’autunno.
“Il centrosinistra siciliano non vuole decidere il nome del candidato chiuso in una stanza, ma vuole affidarsi ai propri elettori. Daremo voce ai siciliani con un brandissimo momento di partecipazione – afferma il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo – I siciliani potranno votare sia online che in presenza, dando possibilità di un confronto su un programma di Sicilia. Si tratta del primo esperimento in Italia di primarie congiunte, ed è la prima volta che il Pd celebra in Sicilia le primarie per individuare il candidato presidente della Regione. La Sicilia è ancora una volta laboratorio politico, sia nel merito che nel metodo: con sinistra e Movimento 5Stelle condividiamo un campo valoriale”. E i progressisti allargano il campo, “Siamo aperti a Più Europa e a Calenda, alla società civile e all’associazionismo”, conclude Barbagallo.
“Primarie è una parola plurale ed inclusiva, un percorso che riguarda tutte le forze di opposizione: anche Più Europa, il movimento di Calenda e coloro che hanno manifestato una posizione chiara rispetto a quella del centrodestra espresso dal presidente Musumeci. Si tratta di un confronto tra più candidati che si misureranno su un progetto di Sicilia, non è una prova di muscoli. Sono rimasto abbastanza addolorato dall’affermazione che ieri ho colto in un’intervista di un dirigente politico, ‘Non è più tempo di candidare parenti di vittime di mafia’. La trovo un’affermazione volgare, non so se rivolta al sottoscritto o a Caterina Chinnici – alla quale è andata subito la mia solidarietà – o ad altri, ma l’idea che i familiari delle vittime di Mafia siano una sorta di sottospecie zoologica da trattare come tale, lo considero un pensiero offensivo e violento dal quale intendo distaccarmi”. Lo ha detto l’ex presidente della Commissione Regionale Antimafia, Claudio Fava, di Cento Passi, durante la conferenza di presentazione delle primarie del campo progressista per le elezioni regionali in Sicilia, in risposta alle parole del segretario provinciale del Partito Democratico, Rosario Filoramo, che aveva invitato a smettere di candidare familiari di vittime di Mafia.
“La cosa belle di queste primarie è il modo di coinvolgere in questo percorso tutti coloro che hanno voglia di partecipare, per parlare della Sicilia che immaginiamo, di quello che è mancato in questi anni. Raccogliere e portare a sintesi il nome del candidato e il progetto che quel candidato rappresenterà”, conclude Fava.
“Stiamo facendo qualcosa di rivoluzionario – sottolinea il capogruppo del M5S a Sala d’Ercole e referente regionale in Sicilia, Nuccio Di Paola – Chi voterà non pagherà. Ci si potrà registrare dal 23 giugno al 21 luglio: in quella fase si sceglierà se votare online o in un seggio fisico. Dobbiamo liberare la Sicilia dalle destre: stiamo cercando siciliani volenterosi”.