Rivolge un appello al buon senso ai partiti e ai siciliani. Rivendica un esperienza politica decennale. Lei è Maria Pia Lo Iacono, 40 anni, ha deciso di candidarsi alla carica più alta di Sicilia, dove si vota a novembre per le regionali. Dopo il leader dei Nuovi vespri Franco Busalacchi è la seconda candidata governatore.
Si definisce democratica e cristiana “alla maniera di Giuseppe Alessi e Giulio Andreotti“ ma anche “autonomista”. Fa politica nel suo paese, Campofelice di Fitalia, nel Palermitano da quando era adolescente: nel 1997, a 18 anni, è stata eletta consigliere comunale. Poi ha ricoperto dopo due mesi la carica di assessore ai Lavori pubblici. Nel 2002 è stata assessore comunale ai Servizi sociali e dal 2007 al 2012 al Bilancio.
“Io sono una ‘picciuttiedda’ di Paese, che fa politica da quando aveva 5 anni – dice Maria Pia Lo Iacono – ho deciso di candidarmi alla presidenza per raccogliere le istanze sociali, politiche, economiche drammatiche della Sicilia. Ho rifiutato la candidatura a sindaco alle amministrative di giugno. Guardo alla gente e al presente. Non piace guardare al futuro, guardo all’oggi, perché, da cattolica praticante, penso che il futuro è nelle mani di Dio, il presente in quelle degli uomini. Invito – conclude – i partiti a sostenermi e fare insieme il cammino per regionali con coalizione di unità regionale”.