L‘OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) ha valutato negativamente la performance per l’anno 2021, del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti della Regione Siciliana. Lo hanno dichiarato i sindacati. La valutazione, spiegano gli stessi, è negativa, per il mancato raggiungimento di uno degli obiettivi principali: l’aggiornamento del piano rifiuti.
Tutti concordi nell’evidenziare un aspetto: è ingiusto che la valutazione negativa nei confronti della dirigenza si riversi anche sui dipendenti del dipartimento.
Temendo che centinaia di dipendenti possano essere danneggiati economicamente senza alcuna colpa, ma a causa di una disattenzione della dirigenza apicale, i sindacati hanno redatto una richiesta indirizzata all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità per chiedere un incontro, assolutamente urgente, al fine di conoscere le motivazioni che stanno alla base di una tale gravità. Premettendo che i sindacati promuovono da sempre i sistemi di produttività all’interno delle amministrazioni pubbliche con conseguente premialità, “a farne le spese non possono essere i lavoratori” soprattutto in un momento in cui famiglie e imprese sono attanagliate dal caro energia. E’ quanto emerge dalla lettera.
Abbiamo raggiunto telefonicamente la confederazione sindacale Cisl, nello specifico Paolo Montera e Fabrizio Lercara, rispettivamente segretario generale della Cisl Fp e responsabile del dipartimento Cisl Fp “Dipendenti Regionali”.
“La bocciatura da parte dell’Oiv della performance del dipartimento regionale Acqua e rifiuti che interesserà oltre 400 lavoratori è un fatto gravissimo”, commentano i sindacalisti e aggiungono che “È impensabile che per un’attività che coinvolge quasi il 10 per cento dei lavoratori presso quel dipartimento venga penalizzato il restante 90 per cento, peraltro a fronte del fatto che il dipartimento versa in condizioni di cronica e grave carenza di organico. È un fatto che prova come sia necessario rivedere l’intero sistema di misurazione e valutazione della performance rapportandolo alle reali mansioni di ciascun dipendente. La Cisl Fp promuove da sempre i meccanismi di premialità negli uffici pubblici. È ora di portare questi meccanismi ad un ulteriore stato di avanzamento. Inoltre – aggiungono i rappresentanti sindacali -, è inconcepibile che, in un momento storico come quello che stiamo vivendo in cui l’inflazione è ormai a due cifre, centinaia di dipendenti, senza nessuna colpa, rischiano di essere danneggiati economicamente, per l’attività di pochi”.
E poi i sindacalisti dell’Ugl Autonomie. Ernesto Lo Verso segretario regionale, e Marcello Ficile segretario provinciale per Palermo chiariscono che “E’ assurdo che tutti i dipendenti debbano prendere 0 per la performance strutturale 2021 perché il dipartimento, secondo l’O.I.V., ha raggiunto solo il 64% degli obiettivi annuali prefissati, dato che il dipartimento non avrebbe aggiornato il piano regionale dei rifiuti (obiettivo triennale). Per colpa di questo mancato aggiornamento del Piano dei rifiuti tutti i dipendenti, anche coloro che non lavorano nel settore dei rifiuti, che rappresentano circa l’80% di tutti i dipendenti dovrebbero essere ‘castigati’ così pesantemente, assieme alla dirigenza ed al dirigente generale. Non è concepibile che un collega degli altri settori del dipartimento, che si occupa ad esempio delle Acque o di altre materie e non dei rifiuti- settore coinvolto in pieno – debba pagare di propria tasca per presunti errori commessi da altri colleghi”.
“Inoltre – aggiungono Lo Verso e Ficile- stando alle informazioni, lo scorso Aprile il Servizio dei Rifiuti e la Direzione avrebbero scritto all’O.I.V. ancor prima della sua valutazione, specificando che esisteva il Piano dei Rifiuti da diversi anni e che l’aggiornamento previsto nel piano triennale era stato già in gran parte completato attendendosi i dati di alcuni comuni siciliani. L’O.I.V. ed il nuovo Dirigente Generale delle Acque e Rifiuti dovranno pertanto chiarire all’UGL ed a tutte le OO.SS. cosa realmente è successo, e se non pare assurdo che per l’eventuale colpa di alcuni debbano piangere tutti i dipendenti del Dipartimento Acque e Rifiuti anche la maggior parte che, ripetiamo, non lavora nel Servizio Rifiuti. Anche nel contratto vigente c’è scritto che la performance strutturale va pagata proporzionalmente, basta che sia raggiunto almeno il 50% degli obiettivi prefissati. Al Dipartimento in questione è attestato che gli obiettivi generali sono stati raggiunti al 64%”.
Ecco la lettera redatta dai sindacati.