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Zes: "Una marcia in più"

Regione, Schifani attacca la burocrazia: “Cinquanta milioni bloccati, interverrò su questo scandalo”

venerdì 9 Maggio 2025

La burocrazia siciliana è troppo lenta. Almeno in alcuni settori chiave. Una considerazione fatta dal presidente della Regione Renato Schifani, intervenuto questa mattina al convegno organizzato dall’Irfis presso la Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni. Momento di confronto nel quale il governatore è andato a braccio, analizzando alcuni temi dell’attualità politica a sfondo economico. Parole pronunciate davanti a diversi stakeholders di settore. Presenti in prima fila gli assessori Alessandro Dagnino ed Edy Tamajo.

Un intervento di una decina di minuti nel quale l’ex presidente del Senato ha chiesto maggiore collaborazione ai tecnici, sia in termini di semplificazione amministrativa che sugli accertamenti burocratici necessari a sbloccare fondi per piccole e medie imprese. Fatto che, secondo il numero uno di Palazzo d’Orleans, starebbe tenendo al palo una manovra espansiva da oltre 50 milioni di euro. “Sto intervenendo personalmente su questo semi-scandalo“, ha tuonato il governatore.

Soldi che servono come il pane anche alla grande industria. Settore per il quale Schifani promette attenzione: “Ha bisogno di ossigeno“, ha dichiarato durante il suo intervento. Discorso nel quale ha citato il disegno di legge sulle Zes (Zone Economiche Speciali), dichiarando che tali enti “daranno una marcia in più in termini di semplificazione“. Parentesi, infine, sui futuri atti da varare a Sala d’Ercole. A cominciare dalla “manovrina” da 50 milioni di euro che a breve sarà attenzionata dall’Ars. Confidiamo sulla responsabilità di tutta l’aula. Chiameremo l’opposizione al confronto affinché venga esitata il prima possibile, in modo da poterci concentrare sulla manovra di assestamento da condurre fra giugno e luglio“.

L’affondo di Schifani sulle lungaggini della burocrazia

Il governatore ha dedicato grande attenzione alla lentezza del comparto burocratico siciliano. Fatto sul quale la Regione non può più aspettare. “Il tema degli accertamenti blocca la spesa. E’ una questione che ho ereditato in maniera paralizzante per la dinamicità di questi adempimenti – ha spiegato Schifani –. Stiamo lavorando affinché questo scandalo finisca. Non è possibile che la Regione si veda bloccati per 2-3 mesi i propri pagamenti perché gli uffici non sono in grado di accelerare sugli accertamenti. Conto di risolvere questo problema entro fine legislatura. Tutto passa dalla buona volontà dell’assessore e del ragioniere generale, la quale c’è. Ma soprattutto da quella degli uffici.  Dobbiamo fare squadra. Non è accettabile che la Regione si paralizzi per alcuni mesi sulla propria attività ordinaria, ovvero nei rapporti con i propri creditori e debitori“.

In una generale incertezza del contesto europeo, la Sicilia è la Regione più dinamica del Mezzogiorno, registrando una crescita degli investimenti più che significativa. Nel 2024 abbiamo avuto 500 milioni di euro di entrate in più sul piano fiscale. Questo ci ha consentito di realizzare manovre espansive in termini di occupazione. Purtroppo – ha aggiunto Schifani -, abbiamo stanziato 50 milioni di euro bloccati da certa burocrazia che non è all’altezza di assumersi le proprie responsabilità, decidendo come utilizzare queste risorse. Sto intervenendo personalmente su questo semi-scandalo. Assicuro che faremo di tutto per fare in modo che queste risorse possano essere indirizzate anche alla grande impresa. Settore che ha bisogno di ossigeno. Purtroppo, alcune cose mi vengono riferite in ritardo. Tema sul quale qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità“.

Sulla Zes: “Manovra strategica per la Sicilia”

Poi il presidente si è concentrato sul disegno di legge sulle Zes. “Il percorso nelle commissioni dell’Ars è stato corretto e leale. Avevamo introdotto questa riforma nel testo del maxi-emendamento della Finanziaria Regionale. Le opposizioni ci hanno detto che non era quella la sede. Ne abbiamo preso atto dietro l’impegno di consentirci di avere un iter più agevolato nelle commissioni. Un impegno mantenuto, con un iter semplificato. E’ un tema strategico. Adesso ci sarà l’esame dell’aula. Sono certo che tutti daranno un contributo ad una spinta strategica per la Sicilia. Le Zes daranno una marcia in più in termini di semplificazione. Anche perché prevedono l’esercizio di poteri sostitutivi, da parte del Governo Regionale, nel caso in cui i processi amministrativi si impantanano a livello territoriale in quei lacci e laccioli che paralizzano l’azione amministrativa, in danno dei cittadini“.

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