«Un altro impegno assunto dal mio governo che, in meno di quattro mesi, è stato mantenuto». Il presidente Nello Musumeci – che lo scorso primo settembre si era recato a Mozia e aveva parlato del Piano portato avanti per il rilancio dell’isola che si trova nello Stagnone di Marsala – annuncia che la Regione Siciliana, attraverso la soprintendenza dei Beni culturali di Trapani, ha appena stipulato con la ditta aggiudicataria – la Ar Arte e restauro – anche il contratto per l’intervento di riqualificazione ambientale, di restauro archeologico e di valorizzazione dell’ex cittadina fenicia.
«A questi altri lavori – spiega il governatore – abbiamo destinato le risorse del Po Fesr 2014-2020 per oltre un milione e 600mila euro. Mozia rappresenta un unicum di eccezionale valore nel panorama mondiale dell’archeologia, come testimonianza ancora integra della civiltà fenicia, ma è anche allo stesso tempo uno dei contesti ambientali e paesaggistici meglio conservati. Qui la laguna, le saline, le vigne, la flora e la fauna di terra e di mare esercitano da sempre un fortissimo richiamo per i turisti provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta, senza dubbio, di una delle tante perle naturali del nostro territorio che bisogna proteggere e valorizzare».
Si interverrà, in modo capillare, sui monumenti archeologici agendo anzitutto sulle strutture murarie: dal “Luogo di arsione” al “Santuario di Cappiddazzu”, dalla zona di “Porta Nord” a quella delle “Fortificazioni”. E, ancora, la “Casa dei Mosaici”, la “Casermetta”, la zona di “Porta Sud”, le zone Zone A e B dell’isola e il “Kothon”.
Complessivamente, per l’isola di Mozia, il governo Musumeci ha investito quattro milioni e mezzo di euro. I primi lavori, che furono avviati su input del compianto assessore Sebastiano Tusa, sono già in fase avanzata di realizzazione e riguardano il rilevamento topografico, la sistemazione del verde e degli arredi esterni, nuovi sentieri in terra battuta e anche una rete dati Wi-Fi.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un archivio informatico su base cartografica per la gestione dei dati archeologici territoriali.
A ciò si aggiungono una serie di servizi finalizzati a migliorare la gestione e a potenziare la capacità di attrazione turistica: la creazione di una rete geodetica, utile alla realizzazione di tutte le infrastrutture informatiche; l’esecuzione di un rilievo aerofotogrammetrico dell’intera isola; la creazione di un Sistema informativo territoriale (Sit); il posizionamento in punti strategici di alcuni cannocchiali Focus, strumenti per l’osservazione naturale assistita con relativa banca dati ipermediale multilingue.
È previsto, inoltre, un servizio di bike sharing con due tipologie di mezzi: la classica bici a pedali e quella a pedalata assistita. Le biciclette saranno tutte dotate di antenna Gps ed equipaggiate con telecamera per un’esperienza innovativa: sarà infatti possibile girare per Mozia con il mezzo ecologico per eccellenza e, grazie a un’App, condividere i contenuti video sulle piattaforme social.
«Non abbiamo trascurato alcun aspetto – conclude il presidente Musumeci – per preservare il grande patrimonio che ha reso celebre Mozia in tutto il mondo e per dotarla, allo stesso tempo, di strumenti moderni che consentano di apprezzarla fino in fondo, rendendola ancora più interessante e confortevole».