Super show di Matteo Renzi al Teatro Politeama. Scafato e abile comunicatore il premier ha incantato la platea dei fan accorsi in massa per ascoltare il verbo incantatore. Battute a raffica, rassicurazioni e precise analisi politiche con la platea a sospirare ohhhhhh… Sulle balconate facevano bella mostra le insegne del Pd, ma soprattutto di Sicilia Futura la costola “cardinalizia” del potere renziano nell’isola. “Posso lasciare lunedì mattina. State tranquilli comunque, è finale poetico. Un modo di dire”. Ha concluso Renzi da magnifico affabulatore.
A pochi passi dal teatro, però, i ragazzi degli studenti medi contestavano violentemente il premier. Un manichino con le fattezze del primo ministro è stato bruciato. Non commentabile. La lotta politica è dialettica, quando sconfina nella violenza è uno spettacolo da censurare. E non basta l’alibi della gioventù, l’acne giovanile non consente a nessuno di “bruciare” chicchessia. Per quegli scontri, dove a pagare come sempre sono le forze dell’ordine con un carabiniere che si è beccato un cazzotto in faccia, un ragazzo è finito dritto dritto in Questura.
Ma torniamo alla dialettica referendaria. Nel suo intervento al Politeama, Renzi si rivolge ai sostenitori del No: “Gli stessi politici che in trenta anni ci hanno preso in giro vengono a dirci che in sei mesi faranno la riforme. Stanno raccontando una marea di bufale come quella che noi vogliamo andare sotto i diktat dell’Ue. Oppure che ci sono 500 mila schede già votate nel mio Comune. Rignano sull’Arno ha cinquemila abitanti. Ma come si fa a credere a queste cose?”. E ancora la questione dell’immunità e sull’elezione del Presidente della Repubblica. “Se vince il sì l’immunità ce l’hanno 730 persone se vince il no 950. Basta bufale. Qualcuno dice che se vince il sì il presidente della Repubblica sarà eletto a maggioranza. Sergio Matterella è stato eletto con il 50% più uno. Come Giorgio Napolitano. Se vince il sì il quorum sarà del 60%, dei tre quinti”.
Renzi ricorda come il risultato sia totalmente aperto, si gioca sul filo dei voti, sottolineando come moltissime persone siano indecise.
“La Sicilia è decisiva – conclude Renzi – I cittadini decideranno se votare sì o no sulla base di come riusciremo far vedere la verità e smascherare le bugie e le bufale di questo giorni. Io sono stato scelto da Napolitano per fare le riforme – ricorda – e servire questo paese è stata la cosa più bella. Grazie a tutti, è stata una bellissima campagna elettorale che ha avuto il merito di avvicinare la gente a questioni importanti, a prescindere da quale schieramento avrà la meglio”.