Il tema dei rifiuti continua a tenere banco a Palermo, si avvicina l’estate e i disagi potrebbero aumentare, tra immondizia data alle fiamme e raccolta differenziata che non decolla. Intanto, l’Amministrazione corre ai ripari e presenta un piano straordinario di raccolta dei rifiuti, mettendo a disposizione di Rap operai anche della Reset, ma questo sembra non bastare per far fronte all’emergenza rifiuti che hanno letteralmente invaso la città. L’azienda guidata da Norata infatti è a corto di personale e non riesce a coprire tutto il territorio.
Per tale ragione, per quanto riguarda il servizio della raccolta della carta, la plastica e il vetro nello step n.5 del PAP 2, ovvero a Brancaccio, potrebbe essere affidata a terze parti in via sperimentale.
Quindi, la procedura prevede la ricerca di aziende private accreditate con i consorzi di filiera e chi si aggiudicherà l’appalto si occuperà della raccolta differenziata a Brancaccio, il pagamento avverrà con quelli che sono i corrispettivi riconosciuti agli stessi, dunque, gli enti che pagano il riciclo dei rifiuti per poi rimetterli in commercio.
“Proprio l’altro giorno abbiamo ascoltato in terza Commissione l’assessore Catania e l’amministratore Unico di Rap Norata – fa sapere il consigliere comunale Massimo Giaconia – sono stati diversi i temi che abbiamo affrontato e ovviamente non ho perso l’occasione per manifestare ad entrambi la mia contrarietà rispetto all’acquisizione del servizio della raccolta della plastica nello step n.5 del PAP 2, ovvero a Brancaccio poiché questa scelta rischia di costituire un precedente che apre ai privati“.
Intanto, l’Amministrazione comunale e l’Azienda Rap spingono il piede sull’acceleratore perchè hanno l’obbligo di fare il possibile affinché si migliori la performance della raccolta differenziata, sia per obblighi di legge che per un fatto di civiltà “Questo non significa che ciò debba avvenire attraverso l’affidamento a terzi di pezzi di servizi, seppur in fase sperimentale e a “costo zero per l’Azienda”. Rap può farcela da sola – prosegue Giaconia- è un’Azienda che ha grandi margini di miglioramento e di crescita, grazie soprattutto alle risorse umane e professionali che detiene“.
“Occorre riorganizzarla, innovarla, riqualificare il personale, razionalizzare e valorizzare tutte le risorse che ha disposizione, e bisogna farlo in fretta, considerato che l’Azienda si accinge al rinnovo del contratto di servizi e dell’affidamento dei servizi. Per quanto attiene la necessità di rimpinguare la dotazione organica – aggiunge Giaconia- nel frattempo notevolmente ridotta a causa dei circa 500 pensionamenti avvenuti negli ultimi 5 anni, c’è sempre la possibilità di utilizzare lo strumento della mobilità interaziendale, da fare soprattutto con i dipendenti della consortile Reset“.
“Attraverso queste determine, appare evidente che la politica gestionale dell’Amministratore Unico Norata tenda verso l’esternalizzazione di pezzi di servizi inclusi nel contratto tra la stessa Azienda e il Comune di Palermo“.
“Ribadisco che questa operazione pensata dall’Amministrazione Unico potrebbe rivelarsi molto pericolosa per la Rap specialmente in questa fase propedeutica al rinnovo del contratto di servizio – prosegue il consigliere comunale – e sicuramente in controtendenza rispetto alla volontà politica dell’Amministrazione Comunale, intanto del sindaco che si è sempre detto garante del mantenimento pubblico delle Aziende Partecipate e dei servizi che le stesse erogano“.
“Spero che, ci possa essere, da parte di Norata un ripensamento e che blocchi l’effetto delle determime, se non sarà così chiederò al Sindaco un confronto in merito” conclude Massimo Giaconia.
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