“Di fronte alla crisi della raccolta dei rifiuti già grave in alcuni comuni delle provincie di Messina, Palermo e Trapani, e che sempre più rischia di aggravarsi con la possibile imminente chiusura di altri impianti di conferimento nelle provincie orientali, la Sicilia si trova ad affrontare una emergenza gravissima che per vastità e impatto potrebbe essere senza precedenti”.
A lanciare l’allarme è Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Una crisi – spiega Orlando – che ha radici lontane nelle scelte operate a livello regionale almeno dal 2000, con la totale assenza di una pianificazione di impiantistica pubblica a vantaggio di pochi e ben remunerati privati. La severità della situazione, che è aggravata dall’emergenza e a sua volta aggrava l’emergenza Covid richiede il massimo impegno e collaborazione fra tutti i soggetti istituzionali, dal livello comunale fino a quello nazionale”.
“Per questo, oggi – prosegue Leoluca Orlando – ne ho parlato con il presidente Musumeci con il quale abbiamo condiviso la preoccupazione, ribadendo il reciproco impegno affinchè tutti gli uffici ed enti coinvolti operino con celerità nel trovare soluzioni non solo alla situazione attuale ma perchè finalmente e una volta per tutte si adottino provvedimenti risolutivi”.
Nei giorni scorsi era stato il sindaco di Carini Giovì Monteleone, a segnalare i problemi nella raccolta del prodotto indifferenziato in provincia di Palermo. Questo a seguito della chiusura dell’impianto di Alcamo, a causa della mancanza del foglio di VIA.