“Chiederò al più presto un nuovo incontro all’assessore Pierobon poiché trovo molto interessante quanto da lui affermato in merito alla raccolta dei Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”, a dirlo è Maurizio Calaciura, presidente di Ancra Sicilia, l’associazione dei commercianti di materiale elettrico ed elettronico aderente a Confcommercio.
“Da tempo sollecito agli organismi competenti l’attuazione dell’accordo di programma Raee Sicilia del 2015, già siglato e che prevede la realizzazione di micro aree ecologiche per la raccolta dei Raee e il loro avvio, una volta correttamente smaltiti, a nuova vita così da creare un sistema virtuoso di economia circolare. Peraltro, basta veramente poco: esiste già una circolare dispositiva, concordata con le parti firmatarie, che è ancora ferma negli uffici. Con la sua emanazione, si avvierebbe immediatamente il processo di raccolta e si metterebbe fine a un sistema di illegalità che consente il proliferare di malaffare intorno alla raccolta dei Raee “.
“I rifiuti di materiale elettrico ed elettronico vengono troppo spesso abbandonati sia per strada che nelle campagne o lungo il greto dei fiumi, causando gravissimi danni all’ambiente e alla salute dell’uomo visto che rilasciano materiali pericolosi che rientrano nel circolo vitale. Inoltre, si perdono, così, grandissime risorse che potrebbero essere riutilizzate e dare vita a nuove materie prime e a migliaia di nuovi posti di lavoro”.
“Noi di Ancra Sicilia siamo già pronti a fare rete insieme con numerose altre associazioni che, come noi – conclude Calaciura – hanno a cuore l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”.